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Benigna, la bambina brasiliana considerata “eroina della castità”, è beata

BENIGNA CARDOSO

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Pablo Cesio - pubblicato il 27/10/22

Benigna Cardoso da Silva, morta a 13 anni per difendere la sua purezza da un tentativo di stupro, è stata beatificata il 24 ottobre a Crato (Ceará)

Il 24 ottobre 1941, Raúl Alves, un compagno di scuola, abbordò Benigna Cardoso de Silva a pochi metri da casa mentre andava a prendere l’acqua. La 13enne venne assassinata a colpi di machete perché non voleva avere rapporti sessuali con lui.

“È morta martirizzata, alle 16.00 del 24 ottobre 1941, nella proprietà Oiti. Eroina della Castità, la sua anima converta la parrocchia e protegga i bambini e le famiglie della parrocchia”, ha scritto accanto all’atto di Battesimo di Benigna padre Cristiano Coelho Rodrigues, che era stato mentore spirituale della bambina.

Da quel momento, la devozione per “la bambina Benigna” è aumentata. Nel 2004 è iniziato anche il Pellegrinaggio della Piccola Benigna, che si svolge dal 15 al 24 ottobre ed è entrato perfino nel calendario ufficiale dello Stato brasiliano di Ceará.

BENIGNA CARDOSO

Una nuova beata in Brasile

Quanto è accaduto a Benigna, nata il 15 ottobre 1928 nel Ceará e nota come “eroina della castità”, ha colpito profondamente quella zona del Brasile. Nel 2013 è stato avviato il processo di beatificazione, dopo che la diocesi locale aveva ricevuto l’approvazione dal Vaticano.

Nel 2019, Papa Francesco ha riconosciuto la storia di Benigna perché diventasse la prima beata del Ceará e la quarta martire del Brasile.

Lunedì 24 ottobre, anniversario del suo martirio, Benigna è stata beatificata in una cerimonia celebrata a Crato alla quale l’arcivescovo di Manaos, il cardinale brasiliano Leonardo Steiner, ha rappresentato il Pontefice.

“Ha preferito la morte alla violazione della sua dignità”

Nella cerimonia, svoltasi nel Parco delle Esposizioni Pedro Felício Cavalcanti e a cui hanno partecipato più di 20.000 persone, il cardinale Steiner ha letto la lettera apostolica firmata dal Papa in cui si accetta la richiesta dei vescovi di dichiarare beata Benigna e si stabilisce la data del 24 ottobre come sua memoria liturgica, come ricorda una nota diVatican News.

Nel corso della cerimonia, in cui è stata anche donata la reliquia di primo grado con ossa di Benigna, il porporato ha sottolineato alcuni aspetti della sua vita, come la lettura della Bibbia, la cura degli anziani e l’amore per Gesù.

Il cardinale ha anche ricordato che attualmente Benigna viene invocata come difensore della dignità della donna:

“Oggi lodiamo Dio per la vita e la testimonianza di colei che, mediante il martirio, è nata per la Chiesa come donna beata, esempio e difensore della dignità della donna. Esempio benigno del mancato soggiogamento delle donne, in difesa della propria forza e del proprio valore, della dignità e della bellezza, della sessualità e della maternità, del vigore e della tenerezza. Ha preferito la morte alla passione, ha preferito la morte alla violazione della sua dignità”, ha detto il porporato.

Altre martiri brasiliane della castità

Quello di Benigna non è l’unico caso di martiri brasiliane della castità. Insieme al suo appaiono i nomi di Albertina Berkenbrock e Isabel Cristina Mrad Campos, anch’esse esempi per la gioventù per il modo in cui hanno vissuto.

Albertina, nata l’11 aprile 1919 a Imarurí (Santa Catarina), aveva ricevuto una formazione cattolica fin da molto piccola e partecipava attivamente alla vita religiosa della sua comunità. Il 15 giugno 1931, a 12 anni, è stata assassinata per aver voluto mantenere la sua purezza dopo un tentativo di stupro. È stata proclamata beata il 20 ottobre 2007 da Papa Benedetto XVI.

Isabel Cristina, giovane studentessa dello Stato di Minas Gerais, è stata assassinata con 15 pugnalate il 1° settembre 1982 dopo il tentativo di violenza da parte di un uomo che era andato a casa sua per un armadio. Nel 2020, Papa Francesco ha riconosciuto la sua morte “in defensum castitatis”, in difesa della purezza, e verrà beatificata quest’anno.

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