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Non cercare i primi posti, il solo posto che conta è nel cuore di Cristo

BAMBINO SULLE BRACCIA DEL PAPà

ibragimova|Shutterstock

Papà solleva in alto il proprio bambino

don Luigi Maria Epicoco - pubblicato il 28/10/22

Non si tratta di ostentare modestia ma di riconoscere il nostro autentico bisogno d'amore: vogliamo essere riconosciuti, ma è solo lo sguardo di Gesù che placa questa fame.

Vangelo di Sabato 29 Ottobre

Un sabato era entrato in casa di uno dei capi dei farisei per pranzare e la gente stava ad osservarlo. Osservando poi come gli invitati sceglievano i primi posti, disse loro una parabola:  «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più ragguardevole di te e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: Cedigli il posto! Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto.  Invece quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché venendo colui che ti ha invitato ti dica: Amico, passa più avanti. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali.  Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».

(Luca 14,1.7-11 – Luca 14,1)

Lo sguardo di Gesù è sempre uno sguardo attento. Si potrebbe leggere tutto il Vangelo a partire proprio dalla prospettiva degli sguardi di Gesù. Essi sono davvero una palestra di umanità.

Il Vangelo di oggi ne registra uno:

“Osservando poi come gli invitati sceglievano i primi posti, disse loro una parabola (…)”.

Ciò che Gesù osserva è la solita corsa ai posti migliori che diventa uno stile di vita che si estende in tutti gli ambiti dell’esistenza.

Essa parte dalla convinzione sbagliata che la vita vale per il posto che si occupa. Gesù insegna un’altra prospettiva: mai sgomitare per arrivare ai primi posti perché prima o poi un simile atteggiamento ci porterà a soffrire grandemente.

Ma chi può scegliere l’ultimo posto senza soffrire di questa scelta? Solo chi si sente amato. Infatti chi fa esperienza di amore non cerca null’altro, ha già trovato tutto. Ecco allora perché è importante non solo denunciare un atteggiamento di vita sbagliato, ma domandarsi qual è la sua vera radice.

Molto carrierismo, molta ricerca di apparenza, molto bisogno di essere riconosciuti dagli altri nasconde un grande vuoto d’amore. Gesù viene a prende sul serio proprio questo vuoto d’amore. Offre se stesso come la medicina a una simile mancanza.

È proprio a partire da questo suo dono che si possono anche fare scelte differenti. Potremmo dire così: chi ha incontrato Cristo non è più preoccupato del posto che occupa perché sa di averne già uno importante nel Suo cuore. Allora tutto il resto va bene in ogni caso, e non è più motivo di paranoia. 

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