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Don Epicoco: per migliorare se stessi impariamo il vangelo di Luca

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Luigi Maria Epicoco via Facebook

Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 01/11/22

Il sacerdote ne parla nel suo nuovo libro, e afferma: "Gesù ci mostra una capacità di relazionarsi che introduce sempre nella vita dei suoi interlocutori la variabile dell’amore gratuito"

Mettersi nei panni dell’evangelista Luca per sentirsi un discepolo di Cristo e cambiare (in meglio) la propria vita: ci spiega come fare don Luigi Epicoco nel suo libro Prega, mangia, ama(edizioni San Paolo).

“Cambiare le nostre esistenze”

«“Prega, mangia, ama” – afferma il sacerdote blogger – è dedicato a quella che può essere considerata un’autentica scuola di preghiera in compagnia dell’evangelista Luca. Lo scopo, però, non è quello di compiere un esercizio intellettuale, bensì quello di seguire Qualcuno che ha cambiato le nostre esistenze. Assumere cioè l’atteggiamento dei discepoli e capire che la nostra vita s’interseca in maniera profonda con l’esperienza di Cristo». 

“Abbiamo bisogno del Vangelo di Luca”

Pertanto, prosegue don Epicoco, «abbiamo bisogno del Vangelo e soprattutto di Luca, che è l’evangelista che più di tutti ci mostra come dovrebbe essere la vera identità del discepolo. Luca non ha fretta e pagina dopo pagina ci “dipinge” Cristo, ci restituisce la sua immagine come in un quadro, e a partire da questo ci rivela il ruolo della Chiesa, l’importanza della preghiera e la bellezza del lasciarsi attraversare dalla grazia di Dio». 

SAINT LUKE
L’evangelista Luca.

Il segreto della preghiera di Cristo

Gesù nel Vangelo di Luca ci mostra cosa sia la preghiera, scrive don Epicoco nel libro, in che modo questa relazione decisiva con il Padre rappresenta davvero il suo segreto. Allo stesso tempo «lo ritroviamo molto spesso a tavola a mangiare con i peccatori, motivo per cui veniva aspramente criticato». 

L’amore gratuito

Ma nella sua convivialità, osserva il sacerdote, «Gesù ci mostra una capacità di relazionarsi che introduce sempre nella vita dei suoi interlocutori la variabile dell’amore gratuito, quell’amore che faceva da leva per i cambiamenti di vita. Infine in questo Vangelo troviamo quella caratteristica di Gesù tutta speciale che riguarda l’amore». 

“Il volto della Misericordia”

Gesù, sentenzia don Epicoco, «è il volto della Misericordia. La sua capacità di amare non è riservata a chi ha le carte in regola ma è rivolta soprattutto a chi per un motivo o per un altro si ritrova tagliato fuori. In questo senso Gesù prega, mangia, ama».

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“Lasciarci fare dal metodo usato da Luca”

Partendo da questo desiderio di fondo, dalla volontà di ricerca del volto di Cristo, noi che lo amiamo pur senza averlo visto e crediamo comunque in Lui (1Pt 1,8), dobbiamo lasciarci tare dal metodo usato da Luca. «Abbiamo bisogno di un qualcosa in grado di restare: la grande esperienza dello Spirito, che rimane anche quando finisce l’entusiasmo». 

I doni dello Spirito

Come l’amore vero, sottolinea il sacerdote, «che rimane anche dopo l’innamoramento. Quando la vita spirituale ci permette di ottenere i doni dello Spirito, quando ci fa entrare in una dimensione che non è più solo il nostro fare, il nostro pensare, il nostro agire, allora è Cristo Risorto che si muove dentro di noi, che opera dentro di noi».

L’ascolto di se stessi

Il nuovo libro di don Epicoco, quindi ripercorre «un viaggio che parte dall’ascolto di sé stessi e, per mezzo del Vangelo, attraversa i temi fondamentali del nostro essere Chiesa e discepoli di Cristo».

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