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«Non serve un’altra chiesa protestante»: la bordata del Papa ai tedeschi

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conference pape avion retour de Bahreïn 6 novembre 2022

© I.MEDIA/Hugues Lefevre

Hugues Lefèvre - pubblicato il 07/11/22

Durante il volo che lo riportava a Roma dal Bahrein, papa Francesco ha strigliato la Chiesa cattolica in Germania, lanciata da molti mesi in un sinodo nazionale che vorrebbe riformare in senso radicale l’istituzione cattolica.

Come ha preso l’abitudine di fare fin dall’inizio del suo pontificato, papa Francesco ha risposto alle domande dei giornalisti che lo hanno accompagnato durante il viaggio apostolico in Bahrein. Non riuscendo a restare in piedi a causa del ginocchio dolorante, ha concesso l’intervista (ormai un’attesa tradizione) seduto in sedia a rotelle. 

Libano, migranti, diritti delle donne, Ucraina… Il pontefice argentino si è aperto al confronto per una cinquantina di minuti (e non senza una certa capacità di eludere alcune questioni sensibili, come quella sugli abusi e sulla trasparenza della giustizia canonica). 

Mentre però la conferenza volgeva al termine, una delle ultime domande ha sembrato rinvigorire particolarmente il Pontefice 85enne: la crisi della Chiesa cattolica in Germania che, come ha ricordato il giornalista tedesco [Ludwig Ring-Eifel] ponendo la questione, perde ogni anno 300mila fedeli. 

[[…] Noi nel gruppo tedesco siamo pochi, solo tre in questo volo, abbiamo pensato: come si può fare una connessione tra quello che abbiamo visto nel Bahrein e la situazione in Germania. Perché in Bahrein abbiamo visto una Chiesa piccola, un piccolo gregge, una Chiesa povera, con tante tante restrizioni eccetera, però una Chiesa vivace, piena di speranza, che cresce. In Germania, invece abbiamo una Chiesa grande, con grandi tradizioni; ricca, con teologia, soldi e tutto quanto, che però perde ogni anno trecentomila credenti, che se ne vanno, che stanno in crisi profonda. C’è qualcosa da imparare da questo piccolo gregge che abbiamo visto in Bahrein per la grande Germania?]

«Bisogna partire dall’incontro con Gesù Cristo» 

Entrata nel 2019 in un cammino sinodale in seguito alle numerose rivelazioni di abusi sessuali commessi nel suo seno, la chiesa tedesca fa oggi la parte dell’agitatrice nel cattolicesimo mondiale, avanzando posizioni radicali come l’ordinazione delle donne, il matrimonio dei preti e un nuovo approccio dottrinale all’omosessualità. Senza menzionare direttamente il Synodaler Weg e le sue proposizioni, papa Francesco è tornato ad affermare che la Germania possiede già «una grande e bella Chiesa evangelica», e che non ne vorrebbe un’altra. «La voglio cattolica», ha poi precisato. 

[La Germania ha una vecchia storia religiosa. Citando Hölderlin io dirò: «Tante cose hanno vissuto, tante» [«Viel hat erfahren der Mensch»]. La vostra storia religiosa è grande e complicata, di lotte. Io ai cattolici tedeschi dico: la Germania ha una grande e bella Chiesa Evangelica; io non ne vorrei un’altra, che non sarà (mai) tanto buona come quella; ma la voglio Cattolica, alla cattolica, in fratellanza con la Evangelica. Alle volte si perde il senso religioso del popolo, del Santo popolo fedele di Dio, e cadiamo nelle discussioni eticiste, nelle discussioni di congiuntura, nelle discussioni che sono conseguenze teologiche, ma non sono il nocciolo della teologia. Cosa pensa il Santo popolo fedele di Dio? Come sente il Santo popolo di Dio? Andare lì a cercare come sente, quella religiosità semplice, che tu la trovi nei nonni. Non dico di tornare indietro, no; ma alla fonte di ispirazione nelle radici. Tutti noi abbiamo una storia di radici della fede; anche i popoli l’hanno: ritrovarla! Mi viene in mente quella frase di Hoelderlin per la nostra età: “L’uomo vecchio dovrebbe mantenere quello che ha promesso da fanciullo”. Noi nella nostra fanciullezza… abbiamo promesso tante cose, tante cose. Adesso ci mettiamo in discussioni etiche, in discussioni congiunturalistiche, ma la radice della religione è lo schiaffo che ti dà il Vangelo, l’incontro con Gesù Cristo vivo: e da lì le conseguenze, tutte; da lì il coraggio apostolico, da lì andare alle periferie, anche alle periferie morali della gente per aiutare; ma dall’incontro con Gesù Cristo. Se non c’è l’incontro con Gesù Cristo ci sarà un eticismo travestito da cristianesimo. Questo volevo dire, ma dal cuore. Grazie.]

Il capo visibile della Chiesa cattolica è sembrato intento a rimettere i puntini sulle i, laddove ha ricordato che «la radice della religione è lo schiaffo che ti dà il Vangelo». Già nello scorso giugno, papa Francesco aveva severamente criticato il Cammino Sinodale tedesco in un’intervista con le riviste dei Gesuiti. Aveva considerato che il problema in Germania potrebbe darsi nel fatto che il Synodaler Weg è pilotato da élites intellettuali e teologiche influenzate da pressioni esterne. 

Quest’estate, la Santa Sede ha poi aspramente redarguito il processo tedesco diffidando con una nota dal rischio di provocare 

una ferita per la comunione ecclesiale e una minaccia per l’unità della Chiesa. 

[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]

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