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Con la resurrezione saremo liberi dalla logica del possesso

UOMO SGUARDO IN ALTO

Shutterstock|Cristi Lucaci

Uomo con lo sguardo verso l'alto

don Luigi Maria Epicoco - pubblicato il 18/11/22

La resurrezione è un mistero. Non sappiamo cosa materialmente accadrà ma sappiamo che saremo liberi dalla logica del possesso con cui facciamo i conti in questo mondo.

Vangelo di sabato 19 novembre

Gli si avvicinarono poi alcuni sadducei, i quali negano che vi sia la resurrezione, e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: Se a qualcuno muore un fratello che ha moglie, ma senza figli, suo fratello si prenda la vedova e dia una discendenza al proprio fratello. C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette; e morirono tutti senza lasciare figli. Da ultimo anche la donna morì. Questa donna dunque, nella risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie». Gesù rispose: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni dell’altro mondo e della risurrezione dai morti, non prendono moglie né marito; e nemmeno possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, essendo figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgono, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando chiama il Signore: Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe. Dio non è Dio dei morti, ma dei vivi; perché tutti vivono per lui». Dissero allora alcuni scribi: «Maestro, hai parlato bene». E non osavano più fargli alcuna domanda. (Luca 20,27-40)

Gli si avvicinarono poi alcuni sadducei, i quali negano che vi sia la risurrezione, e gli posero questa domanda.

Così inizia il racconto del Vangelo di oggi, e ci ricorda che in noi non è nascosto solo un fariseo, con il suo spasmodico amore per gli schemi, le regole e i giudizi, ma vi è nascosto anche un sadduceo con tutti i suoi dubbi sulla resurrezione.

Non deve scandalizzarci questo perché il mistero della resurrezione è in realtà un mistero. Sarebbe troppo riduttivo pensare che qualche ragionamento o immagine possono tenere a bada una verità così immensa che sfugge a ogni concetto esaustivo.

Molti, infatti, al massimo pensano che la resurrezione sia il ritorno in vita di un corpo morto come magari è successo a Lazzaro.

Ma la resurrezione non è la semplice rivitalizzazione di un corpo morto, ma una vita nuovadella materia stessa che entra in una dimensione nuova di cui noi non sappiamo nulla se non i tentativi che gli evangelisti ci hanno lasciato raccontandoci delle apparizioni dello stesso Gesù risorto.

Di certo però Gesù non vuole spiegarci cosa scientificamente accade, ma cosa essenzialmente succede. La logica della resurrezione è una logica completamente nuova:

I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni dell’altro mondo e della risurrezione dai morti, non prendono moglie né marito; e nemmeno possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, essendo figli della risurrezione, sono figli di Dio.

Non sappiamo cosa materialmente accadrà, ma sappiamo che saremo liberi dalla logica del possesso con cui normalmente noi facciamo i conti in questo mondo.

Crescere nella logica della resurrezione significa quindi crescere nella logica della libertà. 

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