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Tre abitudini dei santi da adottare nella vita di tutti i giorni 

Hope Pray Cross

PUWADON SANG | Shutterstock

Theresa Civantos Barber - pubblicato il 01/12/22

Benché le storie dei santi siano diversissime le une dalle altre, è facile trovare fra loro dei punti in comune. Punti che possono aiutare ogni cristiano a toccare il Cielo.

Lev Tolstoij ha scritto, un giorno: «Tutte le famiglie felici si assomigliano, mentre ogni famiglia infelice è infelice a modo proprio». Si può discutere, sull’esattezza di questa dichiarazione. È però vero che le persone felici, come le famiglie felici, hanno in comune alcune caratteristiche percettibili. Si può dire la stessa cosa delle persone sante. 

Abbiamo cercato di elencare qui di seguito tre cose che sono veramente in comune tra tutti i santi (magari questo fatto ci convincerà a cercare di appropriarcene): 

1Pregare

I santi fanno della loro relazione con Dio una priorità. Comunicare con Lui e pregarLo è la loro abitudine più importante. Nel turbine della routine non è sempre facile trovare il tempo per pregare, eppure la preghiera non necessita di essere sempre lunga, e non è necessario pregare in cameretta o nell’angolo-preghiera. Si possono recitare le lodi, se proprio non si può fare di meglio, anche preparando il caffè; recitare il rosario sui mezzi di trasporto oppure fare l’esame di coscienza, alla sera, mentre si ninna un neonato per farlo addormentare. Poco importa la maniera: l’importante è non scordarsi di farlo. 

2Aiutare i poveri

Madre Teresa, santa Elisabetta di Ungheria, san Vincenzo de’ Paoli… la lista dei santi al servizio dei poveri e dei deboli è innumerevole: i discepoli di Cristo non esitano a fare l’impossibile per aiutare i più esposti della società. Certo ognuno lo fa secondo i propri mezzi e il proprio stato di vita. 

3Avere una vita sacramentale

I santi hanno sempre un grande amore per il Signore nell’Eucaristia. In generale, essi hanno una vita irrorata dai Sacramenti. Il Curato d’Ars passava molte ore al giorno in confessionale, perché sapeva quanto fosse importante, per i fedeli, ricevere la grazia della riconciliazione. Il giovanissimo san Tarcisio, a Roma, diede la vita per difendere l’Eucaristia. E san Francesco Saverio ha battezzato più di 700mila persone. 

Sono solo pochissimi cenni a storie che dicono la fervente devozione dei santi per i sacramenti. Esse rivelano che accordare la priorità ai sacramenti significa seguire il Signore. I santi hanno questa intuizione profonda: i sacramenti sono canali di grazia essenziali per arrivare al Cielo. 

[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]

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