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Le profezie dell’Antico Testamento realizzate in Gesù

FACE,CHRIST,STATUE

Marinas | CC0

Javier Ordovás - pubblicato il 17/12/22

Un paragone tra i testi biblici precedenti e successivi alla nascita di Cristo

In Gesù si realizzano tutte le profezie che parlano di Lui nell’Antico Tesamento. Sono molte, alcuni ne contano più di 300.

Queste profezie parlano della Sua persona, delle Sue azioni e della Sua dottrina in modo più o meno diretto, più o meno velato.

La realizzazione di tutte queste profezie è uno dei motivi che ci portano a sapere che la Bibbia è ispirata dallo Spirito Santo.

Gesù sa che le profezie messianiche si riferiscono a Lui.

Leggendo Isaia nella sinagoga di Nazaret, afferma: “Oggi si è adempiuta questa Scrittura, che voi udite” (Lc 4, 21). Ai farisei che rifiutano di credere in Lui dice: “Voi investigate le Scritture, perché pensate d’aver per mezzo di esse vita eterna, ed esse sono quelle che rendono testimonianza di me” (Gv 5, 39).

L’evangelista Matteo si propone nel suo Vangelo di dimostrare che Gesù è il Messia, basandosi sulle profezie dell’Antico Testamento.

Le profezie che annunciano Gesù centinaia e migliaia di anni prima, anche dal punto di vista statistico, di probabilità di compimento, richiedono davvero un chiaro intervento divino.

Prendiamo una piccola selezione di queste profezie riguarda agli aspetti che ci risultano più familiari e si riferiscono a grandi momenti della Sua vita.

Discendente della tribù di Giuda

Genesi 49, 10 “Lo scettro non sarà rimosso da Giuda, né sarà allontanato il bastone del comando dai suoi piedi, finché venga colui al quale esso appartiene e a cui ubbidiranno i popoli”.

Luca 3, 33 “di Aminadàb, di Admin, di Arni, di Esrom, di Fares, di Giuda”.

Nascita a Betlemme

Michea 5, 1 “Ma da te, o Betlemme, Efrata, piccola per essere tra le migliaia di Giuda, da te mi uscirà colui che sarà dominatore in Israele, le cui origini risalgono ai tempi antichi, ai giorni eterni”.

Matteo 2, 1 “Gesù era nato in Betlemme di Giudea, all’epoca del re Erode. Dei magi d’Oriente arrivarono a Gerusalemme.

Nascita da una vergine

Isaia 7, 14 “Perciò il Signore stesso vi darà un segno: Ecco, la giovane concepirà, partorirà un figlio, e lo chiamerà Emmanuele”.

Matteo 1, 18 “La nascita di Gesù Cristo avvenne in questo modo. Maria, sua madre, era stata promessa sposa a Giuseppe e, prima che fossero venuti a stare insieme, si trovò incinta per opera dello Spirito Santo”.

Strage dei bambini di Betlemme

Geremia 31, 15 “Così parla il Signore: «Si è udita una voce a Rama, un lamento, un pianto amaro; Rachele piange i suoi figli; lei rifiuta di essere consolata dei suoi figli, perché non sono più»”.

Matteo 2, 16 “Allora Erode, vedendosi beffato dai magi, si adirò moltissimo, e mandò a uccidere tutti i maschi che erano in Betlemme e in tutto il suo territorio dall’età di due anni in giù, secondo il tempo del quale si era esattamente informato dai magi”.

Fuga in Egitto

Osea 11, 1 “Quando Israele era fanciullo, io lo amai e chiamai mio figlio fuori d’Egitto”.

Matteo 2, 14 “Egli dunque si alzò, prese di notte il bambino e sua madre, e si ritirò in Egitto”.

Predicazione in Galilea e nelle vicinanze del fiume Giordano

Isaia 8, 23 “Come nei tempi passati Dio coprì di obbrobrio il paese di Zabulon e il paese di Neftali, così nei tempi a venire coprirà di gloria la terra vicina al mare, di là dal Giordano, la Galilea dei Gentili”.

Isaia 9, 1 “Il popolo che camminava nelle tenebre, vede una gran luce; su quelli che abitavano il paese dell’ombra della morte, la luce risplende”.

Matteo 4, 12-16 “Gesù, udito che Giovanni era stato messo in prigione, si ritirò in Galilea. E, lasciata Nazaret, venne ad abitare in Cafarnao, città sul mare, ai confini di Zabulon e di Neftali, affinché si adempisse quello che era stato detto dal profeta Isaia: «Il paese di Zabulon e il paese di Neftali, sulla via del mare, di là dal Giordano, la Galilea dei pagani, il popolo che stava nelle tenebre, ha visto una gran luce; su quelli che erano nella contrada e nell’ombra della morte una luce si è levata”.

Disprezzo del popolo ebraico

Isaia 53, 3 “Disprezzato e abbandonato dagli uomini, uomo di dolore, familiare con la sofferenza, pari a colui davanti al quale ciascuno si nasconde la faccia, era spregiato, e noi non ne facemmo stima alcuna”.

Giovanni 1, 11 “È venuto in casa sua e i suoi non l’hanno ricevuto”.

Ingresso trionfale a Gerusalemme su un asino

Zaccaria 9, 9 “Esulta grandemente, o figlia di Sion, manda grida di gioia, o figlia di Gerusalemme;
ecco, il tuo re viene a te; egli è giusto e vittorioso, umile, in groppa a un asino, sopra un puledro, il piccolo dell’asina”.

Giovanni 12, 13-14 “Prese dei rami di palme, uscì a incontrarlo e gridava: «Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d’Israele!» Gesù, trovato un asinello, vi montò sopra, come sta scritto”.

Tradito da uno dei Suoi

Salmo 41, 9 “Anche l’amico con il quale vivevo in pace, in cui avevo fiducia, e che mangiava il mio pane, si è schierato contro di me”.

Marco 14, 10 “Giuda Iscariota, uno dei dodici, andò dai capi dei sacerdoti con lo scopo di consegnare loro Gesù”.

Sarebbe stato venduto per 30 pezzi d’argento

Zaccaria 11, 12 “Io dissi loro: «Se vi sembra giusto, datemi il mio salario; se no, lasciate stare». Ed essi mi pesarono il mio salario: trenta sicli d’argento”.

Matteo 26, 15 “E disse loro: «Che cosa siete disposti a darmi, se io ve lo consegno?» Ed essi gli fissarono trenta sicli d’argento”.

Il prezzo sarebbe stato restituito

Zaccaria 11, 13 “Il Signore mi disse: «Gettalo per il vasaio, questo magnifico prezzo con cui mi hanno valutato!» Io presi i trenta sicli d’argento e li gettai nella casa del Signore per il vasaio”.

Matteo 27, 6-7 “Ma i capi dei sacerdoti, presi quei sicli, dissero: «Non è lecito metterli nel tesoro delle offerte, perché sono prezzo di sangue». E, tenuto consiglio, comprarono con quel denaro il campo del vasaio perché servisse per la sepoltura degli stranieri”.

Durante il suo giudizio sarebbe rimasto in silenzio

Isaia 53, 7 “Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la bocca. Come l’agnello condotto al mattatoio,
come la pecora muta davanti a chi la tosa, egli non aprì la bocca”.

Matteo 26, 62-63 “E il sommo sacerdote, alzatosi in piedi, gli disse: «Non rispondi nulla? Non senti quello che testimoniano costoro contro di te?» Ma Gesù taceva. E il sommo sacerdote gli disse: «Ti scongiuro per il Dio vivente di dirci se tu sei il Cristo, il Figlio di Dio»”. 

Avrebbe sofferto per gli altri

Isaia 53, 4-5 “Erano i nostri dolori quelli di cui si era caricato; ma noi lo ritenevamo colpito,
percosso da Dio e umiliato! Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni, stroncato a causa delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui e per le sue piaghe noi siamo stati guariti”.

Matteo 8, 16-17 “Poi, venuta la sera, gli presentarono molti indemoniati; ed egli, con la parola, scacciò gli spiriti e guarì tutti i malati, affinché si adempisse quel che fu detto per bocca del profeta Isaia: «Egli ha preso le nostre infermità e ha portato le nostre malattie»”.

Crocifisso con dei malfattori

Isaia 53, 12 “Perciò io gli darò in premio le moltitudini, egli dividerà il bottino con i molti,
perché ha dato se stesso alla morte ed è stato contato fra i malfattori; perché egli ha portato i peccati di molti e ha interceduto per i colpevoli”.

Matteo 27, 38 “Allora furono crocifissi con lui due ladroni, uno a destra e l’altro a sinistra”.

Le sue mani e i suoi piedi sarebbero stati perforati

Salmo 22, 16 “Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m’ha attorniato; m’hanno forato le mani e i piedi”.

Giovanni 20, 27 “Poi disse a Tommaso: «Porgi qua il dito e guarda le mie mani; porgi la mano e mettila nel mio costato; e non essere incredulo, ma credente»”.

Sarebbe stato deriso e disprezzato

Salmo 22, 6-8 “Ma io sono un verme e non un uomo, l’infamia degli uomini, e il disprezzato dal popolo. Chiunque mi vede si fa beffe di me; allunga il labbro, scuote il capo, dicendo: «Egli si affida al Signore; lo liberi dunque; lo salvi, poiché lo gradisce!»”.

Matteo 27, 39-40 “E quelli che passavano di là, lo ingiuriavano, scotendo il capo e dicendo: «Tu che distruggi il tempio e in tre giorni lo ricostruisci, salva te stesso, se tu sei Figlio di Dio, e scendi giù dalla croce!»”.

Gli avrebbero dato da bere dell’aceto

Salmo 69, 21 “Hanno messo fiele nel mio cibo, e mi hanno dato da bere aceto per dissetarmi”.

Giovanni 19, 29 “C’era lì un vaso pieno d’aceto; posta dunque una spugna imbevuta d’aceto in cima a un ramo d’issopo, l’accostarono alla sua bocca”.

Il suo costato sarebbe stato trafitto

Zaccaria 12, 10 “Spanderò sulla casa di Davide e sugli abitanti di Gerusalemme lo Spirito di grazia e di supplica; essi guarderanno a me, a colui che essi hanno trafitto, e ne faranno cordoglio come si fa cordoglio per un figlio unico, e lo piangeranno amaramente come si piange amaramente un primogenito”.

Giovanni 19, 34 “Ma uno dei soldati gli forò il costato con una lancia, e subito ne uscì sangue e acqua”.

Sulle sue vesti avrebbero gettato la sorte

Salmo 22, 18 “Spartiscono fra loro le mie vesti e tirano a sorte la mia tunica”.

Marco 15, 24 “Poi lo crocifissero e si divisero le sue vesti, tirandole a sorte per sapere quello che ciascuno dovesse prendere”.

Nessun osso gli sarebbe stato spezzato

Salmo 34, 20 “Egli preserva tutte le sue ossa; non se ne spezza neanche uno”.

Giovanni 19, 33 “Ma giunti a Gesù, lo videro già morto, e non gli spezzarono le gambe”.

Sepolto in una tomba di ricchi

Isaia 53, 9 “Gli avevano assegnato la sepoltura fra gli empi, ma nella sua morte, egli è stato con il ricco, perché non aveva commesso violenze né c’era stato inganno nella sua bocca”.

Matteo 27, 57-60 “Fattosi sera, venne un uomo ricco di Arimatea, chiamato Giuseppe, il quale era diventato anche lui discepolo di Gesù. Questi, presentatosi a Pilato, chiese il corpo di Gesù. Allora Pilato comandò che il corpo gli fosse dato. Giuseppe prese il corpo, lo avvolse in un lenzuolo pulito, e lo depose nella propria tomba nuova, che aveva fatto scavare nella roccia. Poi, dopo aver rotolato una grande pietra contro l’apertura del sepolcro, se ne andò”.

Sarebbe risuscitato dopo la morte

Salmo 16, 10 “Poiché tu non abbandonerai l’anima mia in potere della morte, né permetterai che il tuo santo subisca la decomposizione”.

Matteo 28, 9 “Quand’ecco, Gesù si fece loro incontro, dicendo: «Vi saluto!» Ed esse, avvicinatesi, gli strinsero i piedi e l’adorarono”.

Sarebbe asceso al cielo

Salmo 68, 18 “Tu sei salito in alto, portando prigionieri, hai ricevuto doni dagli uomini, anche dai ribelli, per far qui la tua dimora, o Signore, Dio”.

Luca 24, 50-51 “Poi li condusse fuori fin presso Betania; e, alzate in alto le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato su nel cielo”.

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