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Sisters of Life e Cavalieri di Colombo si uniscono per ospitare il raduno “Life Fest” alla Marcia per la Vita

MARCH FOR LIFE RALLY

Tasos Katopodis | AFP

John Burger - pubblicato il 22/12/22

L'evento di Washington cerca di “ispirare ed educare una nuova generazione sui prossimi passi per una nuova spiritualità dell'amore e della vita”

A un mese dall’annuale Marcia per la Vita, le Sisters of Life e i Cavalieri di Colombo hanno annunciato che un palazzetto dello sport di Washington, D.C. (Stati Uniti) ospiterà una Messa e un raduno prima della marcia.

Life Fest, un evento di tre ore presso l’Entertainment & Sports Arena di Washington, che può ospitare 4.200 persone, è un riconoscimento del fatto che c’è ancora molto lavoro da svolgere per costruire una cultura della vita, anche se quest’anno la Corte Suprema ha rovesciato la sentenza a favore dell’aborto Roe v. Wade. 

La decisione della Corte del 24 giugno nella sentenza Dobbs v. Jackson ha dichiarato che non esiste un diritto costituzionale all’aborto, e ha permesso agli Stati di decidere sulla regolamentazione della procedura. Se molti Stati hanno da allora vietato l’aborto, altri si sono mossi per estendere i diritti di aborto.

Molti nel movimento pro-vita hanno riconosciuto una maggiore necessità di continuare a sostenere le madri con gravidanze di crisi, cercando di convincere i concittadini che la vita non ancora nata merita protezione legale. 

“Come Sisters of Life, abbiamo pensato che forse c’è un’apertura nel movimento, una sorta di novità, un desiderio di capire quali sono i migliori passi da compiere, e penso che tutti abbiamo in qualche modo riconosciuto che il lavoro è appena iniziato”, ha detto suor Virginia Joy, una Sister of Life coinvolta nel progetto. “C’è ovviamente un grande bisogno che i cuori e le menti siano aperti alla sacralità della vita umana, e sembrava che ci fosse un’apertura in questa particolare Marcia per la Vita”.

L’evento sarà caratterizzato da musica, Messa e testimonianze, nello stile di un evento più grande che ha avuto luogo ogni anno prima della marcia per la vita, ma che quest’anno è stato annullato.

Tra gli oratori figurano una coppia sposata che ha sofferto per un aborto e ha compiuto un processo di guarigione e alcune Sisters of Life, una delle quali sarà accompagnata sul palco dalla sua gemella, che ha la sindrome di Down. 

L’arcivescovo di Baltimora, William E. Lori, Cappellano Supremo dei Cavalieri di Colombo, sarà il celebrante principale della Messa.

Il primo anno senza la Roe

Suor Virginia Joy ha affermato in un’intervista che l’idea è nata quando alcune delleSisters of Lifestavano discutendo dei loro progetti per celebrare l’anniversario della sentenza Roe.

“Non si aveva una grande consapevolezza del fatto che quest’anno è decisamente nuovo. È il primo anno senza la Roe”, ha affermato. “Ci si continuava a chiedere se fosse necessario tenere ancora una marcia nazionale per la vita o ci si dovesse concentrare sugli Stati. Per noi, la Marcia per la Vita è la più grande e la più lunga manifestazione per i diritti umani del suo genere. È davvero unificante e incoraggiante per il movimento, ed è stata realmente fondamentale nella vita di tanti di noi. Mentre ci guardavamo intorno per vedere quali altri eventi stavano accadendo, sembrava che ci fosse un’apertura. Abbiamo pensato che forse lo Spirito Santo ci sta ispirando a fare qualcosa di nuovo”.

Un’altra Sister of Life, Suor Maris Stella, ha definito la Marcia Nazionale per la Vita del 2023, che avrà luogo il 20 gennaio, “una delle più cruciali nella storia del movimento pro-vita”.

“Sulla scia della recente decisione Dobbs, vediamo una grande opportunità per costruire la cultura della vita in un modo nuovo”, ha detto suor Maris Stella in un comunicato stampa. “Vogliamo servire la Chiesa nella sua necessità più urgente – quella della causa della vita umana, condividendo la buona novella del progetto di Dio per la vita e l’amore. E allora, torniamo al cuore della questione. Rinnoviamo il nostro impegno con l’amore. Cerchiamo di essere agenti di guarigione in un mondo spezzato”.

Patrick Kelly, Cavaliere Supremo dei Cavalieri di Colombo, ha indicato che la sua organizzazione ha aiutato a lanciare la Marcia Nazionale per la Vita 50 anni fa, sulla scia della legislazione Roe v. Wade. 

“Decine di migliaia di Cavalieri hanno marciato, anno dopo anno, ed è diventata la più grande manifestazione annuale dei diritti umani nel mondo”, ha affermato Kelly nel comunicato stampa. “La fine della Roe è una pietra miliare cruciale, ma non dobbiamo confondere la sentenza con la fine dell’aborto. La lotta per proteggere la vita si evolverà a livello statale, ma è ancora essenziale una posizione unitaria davanti ai legislatori nazionali. Siamo lieti di collaborare con le Sisters of Life per ispirare la prossima generazione, e insieme andremo avanti negli Stati e come Nazione, con tutto il coraggio e la compassione che possiamo riunire”.

Nel comunicato stampa si legge che la Life Fest “spera di ispirare ed educare una nuova generazione sui prossimi passi per una nuova spiritualità dell’amore e della vita, fondamentale per costruire una cultura della vita nell’era post-Dobbs”.

“Le Sisters e i Cavalieri mirano a rinfocolare nei fedeli un apprezzamento del dono della propria vita, e a suscitare amore ed empatia per le donne che si trovano di fronte a una gravidanza inaspettata e per le donne e gli uomini che hanno sofferto dopo l’aborto. Sperano anche di incoraggiare i partecipanti a continuare a partecipare alla Marcia per la Vita come celebrazione della vita”.

I partecipanti possono registrarsi sul sito web del Life Fest.

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