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Cosa significa essere perdonati? poter ricominciare

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Iryna Inshyna | Shutterstock

don Luigi Maria Epicoco - pubblicato il 12/01/23

Essere perdonati significa essere messi nella condizione di poter ricominciare, rimettersi in cammino, avere un’altra possibilità.

Vangelo di venerdì 13 gennaio

Ed entrò di nuovo a Cafarnao dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone, da non esserci più posto neanche davanti alla porta, ed egli annunziava loro la parola.
Si recarono da lui con un paralitico portato da quattro persone. Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dov’egli si trovava e, fatta un’apertura, calarono il lettuccio su cui giaceva il paralitico. Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: «Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati».
Seduti là erano alcuni scribi che pensavano in cuor loro: «Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può rimettere i peccati se non Dio solo?».
Ma Gesù, avendo subito conosciuto nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate così nei vostri cuori? Che cosa è più facile: dire al paralitico: Ti sono rimessi i peccati, o dire: Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati, ti ordino – disse al paralitico – alzati, prendi il tuo lettuccio e va’ a casa tua». Quegli si alzò, prese il suo lettuccio e se ne andò in presenza di tutti e tutti si meravigliarono e lodavano Dio dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!». (Marco 2,1-12)

La scena dello spericolato miracolo raccontato nel Vangelo di oggi è illuminante per capire quale rapporto esiste tra i credenti e il resto del mondo. Ma partiamo dall’inizio: Gesù entra in una casa. Ormai la sua presenza e la sua parola hanno immediatamente come effetto il tutto esaurito.

C’è così tanta gente che non si riesce più a passare, e nemmeno l’evidente stato di fragilità di un paralitico smuove le persone a fare spazio. Chi però porta sulle proprie spalle la lettiga di quest’uomo non si arrende.

Si arrampicano sul tetto, cercano il punto dove si trova Gesù, si fanno spazio tra le travi e calano giù quest’uomo:

Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: «Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati».

Delle volte il nostro mondo è come un paralitico incapace di reggersi in piedi e di andare da qualche parte. Il nostro mondo non ha speranze che lo aiutano a stare davvero in piedi, e molto spesso non ha grandi ideali che lo spingono a camminare.

Esso è come un uomo disperato, che non riesce ad andare da nessuna parte di buono, e non ha né fede né preghiere da rivolgere a Dio. Ma bastano quattro amici che si mettono insieme edecco che questo paralitico può svoltare.

La Chiesa è lì dove ci sono quattro amici che con fede trovano il modo di portare questo mondo al cospetto di Dio.

La loro preghiera, la loro testimonianza, i loro sacrifici, la loro creatività, la loro missionarietà ottengono il perdono del paralitico.

Essere perdonati significa essere messi nella condizione di poter ricominciare, rimettersi in cammino, avere un’altra possibilità.

Finché ci saranno credenti così, questo mondo non è perduto totalmente ma ha ancora una possibilità. Non dobbiamo quindi rassegnarci, ma dobbiamo ingegnarci come questi quattro barellieri. È questa l’ansia missionaria che ci deve sempre animare. 

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