Numerose testate giornalistiche nell’edizione del 1 febbraio hanno dato notizia del suicidio di una giovane studentessa dello IULM di Milano avvenuto all’interno della stessa sede universitaria.
Il suicidio
All’alba di mercoledì mattina un custode dell’ateneo lancia l’allarme: in uno dei bagni chiuso dall’interno dell’edificio 5 che si trova su via Santander ha rinvenuto il cadavere di una giovane con una sciarpa intorno al collo e l’altra estremità legata ad un appendiabiti, senza segni di violenza sul corpo.
Identificata dai Carabinieri intervenuti, in quanto non aveva con sé documenti di identità, la vittima era nata a Milano nel 2003 da una famiglia di origini sudamericane – che il giorno prima del ritrovamento ne aveva denunciato la scomparsa – ed era iscritta alla facoltà di Arti e Turismo.
La lettera della ragazza
La 19enne ha lasciato una lettera in cui chiede scusa, soprattutto ai genitori che hanno sostenuto le spese per i suoi studi, e fa riferimento ad un esame che avrebbe dovuto sostenere il giorno precedente, ma al quale non si era presentata. Nel testo della missiva la giovane accenna soprattutto a questioni personali a cui ricondurre le motivazioni del gesto. (Corriere)
Apro una parentesi.
Sono stata anche io una studentessa universitaria e ricordo bene le paure, i timori, le difficoltà iniziali nell’entrare in un mondo nuovo e tanto complesso. E poi la grande tensione prima di ogni esame. Ebbi la grazia di frequentare, durante il secondo anno della triennale, il ciclo di catechesi sui dieci comandamenti con don Fabio Rosini e poi di fare il pellegrinaggio notturno delle Sette Chiese per gli studenti universitari romani sempre con lui. Mi restò marchiato a fuoco quello che disse a noi giovani. Lo studio, gli esami, sono importanti, però hanno senso perché esistiamo noi, siamo noi studenti che diamo senso all’università e agli esami, non il contrario. E perciò è necessario non mettere il valore della nostra vita lì dentro. Questa verità mi aiutò pian piano a far chiarezza, a dare il giusto peso all’università, che restava il mio dovere oltre che la mia passione, però avevo capito che la mia vita era ben altro e che il vero investimento era imparare ad amare, ad essere libera dagli idoli.
Chiusa parentesi.
La riflessione dello psicologo Marco Crepaldi
A proposito di questo, Marco Crepaldi, psicologo e presidente e fondatore dell’associazione nazionale “Hikikomori Italia”, ha scritto un utile riflessione sul suo canale Facebook che condividiamo:
(…) Mi pare evidente che i giovani stiano crollando sotto il peso di un futuro che appare sempre più come incerto e pessimistico. Sembra assurdo sentire parlare di “fallimento” a 19 anni, ma se si arriva a tanto significa che c’è qualcosa di profondamente distorto nel nostro modello socioculturale, qualcosa che conduce a una irrazionale interpretazione della propria esistenza. Le università agiscano immediatamente potenziando i sistemi di supporto psicologico e organizzando eventi in cui si affronta il tema. Bisogna poi educare anche le famiglie e i parenti, in modo da comprendere come le pressioni spesso non producano un effetto motivante, bensì portino a un crollo psicologico nei soggetti più fragili, che avrebbero invece bisogno di comprensione più che di continui stimoli ansiogeni. (…) ricordiamoci che per uno che si toglie la vita ce ne sono migliaia, che per fortuna non arrivano a tanto, ma che comunque soffrono quotidianamente nella convinzione di aver deluso le aspettative di tutti.
Università IULM
L’università IULM ha sospeso le lezioni di mercoledì primo febbraio in segno di lutto, e nella riunione straordinaria in cui la decisione è maturata il Senato accademico esprime “il proprio attonito dolore di fronte alla tragedia di una giovane vita spezzata, manifesta il proprio cordoglio alla famiglia, agli amici, ai compagni della vittima e confida che la magistratura e gli organi inquirenti facciano quanto prima chiarezza sul decesso”.
Inoltre “auspica che nessuno voglia trasformare una simile tragedia in un’ulteriore spettacolarizzazione del dolore: come segno di lutto il Senato sospende tutte le lezioni previste per la giornata odierna e invita le commissioni impegnate negli esami di profitto a osservare tre minuti di silenzio”.