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Lo sai che Gesù si occupa della tua stanchezza?

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Maridav / Shutterstock

don Luigi Maria Epicoco - pubblicato il 03/02/23

Ognuno di noi in ciò che fa può fare esperienza della stanchezza. Come gli apostoli nel Vangelo di oggi. Ciò che colpisce è che a Gesù stiamo a cuore noi, non i nostri risultati, anche quando sono ottimi.

Vangelo di sabato 4 febbraio

Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un po’». Era infatti molta la folla che andava e veniva e non avevano più neanche il tempo di mangiare. Allora partirono sulla barca verso un luogo solitario, in disparte.
Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città cominciarono ad accorrere là a piedi e li precedettero. Sbarcando, vide molta folla e si commosse per loro, perché erano come pecore senza pastore, e si mise a insegnare loro molte cose. (Marco 6,30-34)

È bello pensare che davanti alla stanchezza dei discepoli Gesù non elogia i risultati ma si occupa della loro stanchezza:

Ed egli disse loro: «Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un po’». Era infatti molta la folla che andava e veniva e non avevano più neanche il tempo di mangiare. Allora partirono sulla barca verso un luogo solitario, in disparte.

Ognuno di noi in ciò che fa può far esperienza di stanchezza. Si può essere senza più forze nell’essere madre o padre, nel vivere appassionatamente un lavoro o una vocazione. Si può essere stanchi per il tanto bene fatto. Ciò che colpisce è che a Gesù stiamo a cuore noi, non i nostri risultati, anche quando sono ottimi.

In fondo la vita spirituale non è un’altra cosa da fare nella vita, ma un dono, un’opportunità che Egli ci dà per tornare a respirare, per riprenderci, per ritrovare le giuste motivazioni e il gusto delle cose.

Quando si è stanchi e sfiniti dalla vita, ci si porta dentro un caos che ha bisogno di trovare nuovamente senso. È il caos dispersivo rappresentato dalla folla:

Sbarcando, vide molta folla e si commosse per loro, perché erano come pecore senza pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.

Quando preghiamo permettiamo a Gesù di parlare alla folla che ci abita, e di insegnarci un senso che non sappiamo darci da soli. Sarebbe bello ridare a Gesù l’opportunità di occuparsi di noi. Sarebbe bello ridare il giusto spazio alla vita spirituale. 

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