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Le parole della bambina salvata insieme al fratellino sotto le macerie in Siria

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Image tweeted by Mohamad Safa

Dolors Massot - pubblicato il 12/02/23

Mariam e la sua famiglia si sono salvati, ma quello che ha detto la bambina vedendo i soccorritori deve far pensare, al di là della catastrofe naturale

Erano rimasti intrappolati sotto un blocco di calcestruzzo di un edificio crollato a causa del terremoto che ha sconvolto Turchia e Siria.

La bambina proteggeva il corpo e la testa del fratellino. Stavano in quella posizione da 36 ore. La piccola parlava ai membri della squadra di soccorso, e un uomo le ha risposto. Le immagini, catturate dal cameraman Asaad Sam Hanna, hanno fatto il giro del mondo.

Stavolta c’è stato un lieto fine, perché sono usciti vivi da quella terribile situazione. Ma non è tutto.

La CNN ha verificato che la bambina si chiama Mariam, e ha tradotto le parole che ha detto ai soccorritori:

“Tiratemi fuori di qui, farò qualsiasi cosa per voi. Sarò la vostra serva”*

L’edificio è situato a Besnaya-Bseineh, un villaggio della zona di Harem (Siria), a 55 chilometri da Aleppo.

Risulta scioccante che in quelle circostanze una bambina chieda aiuto ed esprima di essere disposta a servire qualcuno a patto di essere salvata insieme al fratello.

Non suona un campanello d’allarme? A parlare è una bambina!

Bambini che hanno visto solo la guerra

I bambini della Siria vivono da sempre tra spari, bombe e minacce. Lo Stato Islamico fa sì che il panico si diffonda anche nei villaggi più piccoli.

Quando la bambina ha detto quelle cose al soccorritore, questi le ha subito risposto: “No, no”.

Mariam pensava solo a salvare la sua vita e quella di suo fratello, di nome Ilaaf, che in arabo significa “protezione”.

Il padre, Mustafa Zuhir Al-Sayed, ha spiegato che lui, la moglie e i tre figli stavano dormendo quando il terremoto ha scosso la terra. “Abbiamo sentito tremare tutto. Ha iniziato a caderci roba addosso, e siamo rimasti due giorni sotto le macerie”. “Abbiamo provato cose che spero che nessuno debba provare”.

Mustafa ha spiegato che la famiglia ha recitato il Corano e ha pregato ad alta voce che qualcuno li trovasse.

“La gente ci ha sentiti e siamo stati salvati, io, mia moglie e i bambini. Grazie a Dio siamo tutti vivi, e ringraziamo chi ci ha salvati”.

In un video viene registrato il soccorso a Mariam e Ilaaf, tra lodi e applausi. I due bambini sono stati avvolti nelle coperte e portati in ospedale.

Le parole di Mariam devono risvegliare le coscienze per farci preoccupare per le tante persone che soffrono in varie parti del pianeta, al punto che Papa Francesco non esita a parlare di Terza Guerra Mondiale e ricorda l’importanza di stare attenti, pregare e agire per portare la pace nelle zone di conflitto, come la Siria.

*Nota dell’autrice: alcuni mezzi di comunicazione hanno tradotto le parole di Mariam come “Se ci salvano, saremo amici per sempre”.

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