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Proposta la canonizzazione di una suora ex campionessa di golf

Belen de la Cruz

DeClausura

Matilde Latorre - pubblicato il 19/02/23

Suor Belén de la Cruz, dopo essere stata campionessa di golf dell'Andalusia, ha abbracciato la vita religiosa nel convento delle Carmelitane Scalze “Virgen de la Sierra”. La testimonianza di suo padre

La Chiesa ha già avviato il processo di canonizzazione di suor Belén de la Cruz, religiosa carmelitana scalza morta il 5 aprile 2018 a 33 anni?

È la domanda che è stata posta a Estanislao Pery, padre della ragazza, che prima di entrare in convento era stata campionessa di golf dell’Andalusia (Spagna), al termine dell’Encuentro en torno al Claustro organizzato il 15 febbraio dallaFundación DeClausura, con la partecipazione di oltre cento persone collegate via Zoom da vari continenti.

Il padre della Carmelitana ha risposto: “Non ho alcun dubbio sul fatto che Belén sia in Cielo. Spetta alla Chiesa, al vescovo, alla Santa Sede, intraprendere il processo, in collegamento con la superiora del convento”.

La domanda dei presenti sembrava quasi obbligata, perché la giovane Belén Pery Osborne, com’è stato evidente al suo funerale, esercita una grande influenza sui giovani, pur avendo trascorso 12 anni in un convento sperduto in una zona montuosa, quello della Virgen de la Sierra a San Calixto, Hornachuelos (Córdoba). 

Una delle persone che hanno partecipato all’incontro ha riconosciuto che attribuiva all’intercessione di suor Belén de la Cruz la grazia di aver potuto concepire suo figlio dopo aver tentato invano per sette anni.

Cinque anni dopo

La richiesta dei presenti all’incontro virtuale acquista una rilevanza particolare perché sono trascorsi cinque anni dalla morte della religiosa, periodo stabilito dalla Santa Sede per poter intraprendere una causa di beatificazione e canonizzazione.

Testimone dell’irradiazione spirituale che esercita suor Belén de la Cruz è stato il vescovo di Córdoba, monsignor Demetrio Fernández, che ha raccolto in prima persona la testimonianza toccante dei tanti giovani che hanno partecipato al funerale, che lui stesso ha presieduto.

Nell’incontro virtuale, Estanislao Pery ha rivelato alcuni dettagli sulla vocazione della figlia, in particolare dei momenti in cui era in fase di discernimento della chiamata a entrare in un convento sperduto per consacrarsi a Dio nella clausura in una comunità di religiose che non conosceva.

Suo padre aveva chiesto a Belén come potesse essere certa che si trattasse della chiamata di Dio, e la figlia gli aveva risposto: “Papà, quando passi davanti a una chiesa, entra, siediti per quindici minuti di orologio in silenzio, senza pensare a nulla in concreto. Vedrai che Dio ti dirà qualcosa”.

“Belén ha rinunciato a tutto ciò che aveva, che era molto: ha rinunciato a formare una famiglia, scambiando tutto con una vita austera, di obbedienza e povertà. Si è inserita in una comunità di monache che non conosceva, tutte più grandi di lei. E tuttavia avevano tutte una cosa in comune, la vocazione”.

Belén è entrata in convento il 1° ottobre 2005, a 21 anni. Dopo la professione solenne, l’8 settembre 2015 è stata nominata maestra delle novizie, e qualche giorno dopo, il 20 ottobre, nelle elezioni della comunità, nonostante la giovane età è stata eletta all’unanimità madre superiora.

Belén… della Croce

Negli ultimi mesi di vita, suor Belén ha dovuto affrontare un tumore alle ovaie. Il vescovo Fernández, che poche ore prima della sua morte aveva visitato il convento “per consolare le consorelle”, ha rivelato che una delle monache gli aveva confessato “di non sapere che stesse così male”, per via della forza con cui la religiosa ha vissuto la malattia.

“Un giorno, durante una seduta di chemioterapia, il medico le ha chiesto come si chiamasse e ha chiesto: ‘perché della Croce?’ Belén ha risposto: ‘Perché la Croce è una benedizione. Cosa fa un sacerdote quando dà la benedizione? Il segno della croce. Cosa facciamo quando vogliamo segnarci? Il segno della croce. Nella Croce c’è tutto. In essa ci sono salvezza e pace”.

La crescente irradiazione della testimonianza di Belén de la Cruz diventa una risposta a chi si pone domande su Dio, e sul perché in pieno XXI secolo continuino ad esserci uomini e donne che si consacrano a Lui nella preghiera, nel lavoro e nella vita comunitaria.

Si può acquistare il libro Belén, carmelita descalza, nuestra hija sulla pagina web della Fundación DeClausura.

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