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Dio non ha repulsione per i tuoi peccati

RAGAZZA A BRACCIA APERTE

unsplash-logoFernando Brasil

don Luigi Maria Epicoco - pubblicato il 24/02/23

Il Signore non è impressionato dai nostri peccati, fa invece qualcosa di inaspettato: esce Egli stesso fuori strada per venirci a riprendere e riportarci sul giusto binario.

Vangelo di sabato 25 febbraio

Dopo ciò egli uscì e vide un pubblicano di nome Levi seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì.
Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C’era una folla di pubblicani e d’altra gente seduta con loro a tavola. I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Perché mangiate e bevete con i pubblicani e i peccatori?». Gesù rispose: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori a convertirsi». (Luca 5,27-32)

La chiamata di Levi, già abbastanza scandalosa perché è la chiamata di un pubblicano, viene festeggiata in casa di lui con un banchetto in cui Gesù mangia e beve con i peccatori.

Ovviamente una simile scelta non può lasciare indifferenti tutti coloro che con questa gente non vogliono avere nulla a che fare, e che soprattutto mai si sognerebbero di mettersi a tavola, cioè in comunione, con chi è evidentemente fuori dagli insegnamenti di Dio.

Ma Dio non è impressionato dai nostri peccati, fa invece qualcosa di inaspettato: esce Egli stesso fuori strada per venirci a riprendere e riportarci sul giusto binario.

L’amore vero non si limita a indicare la verità, ma sa mettersi in gioco affinché quella verità divenga un’esperienza concreta. Gesù non è venuto semplicemente a ripeterci delle cose vere, ma a fare in modo che quella verità possa essere vivibile soprattutto per tutti coloro che per un motivo o per un altro si sono convinti del contrario.

Ecco perché Egli risponde così a chi lo accusa:

Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori a convertirsi.

È impressionante come Gesù ribadisca continuamente questo concetto, infatti sembra quasi che nell’interpretazione degli scribi e dei farisei, a Dio sta più a cuore la Legge che le persone.

Ma Dio ama talmente tanto l’uomo da saper fare eccezione alla Legge affinché esso non si perda ma si salvi.

Dio è disposto a tutto per ciascuno di noi. È questa la gratitudine che dovrebbe nascere nel cuore di chi ha scoperto l’Amore che Gesù è venuto ad annunciarci. Finché non ci sentiamo amati con questa eccezionalità che Gesù dimostra non potremmo mai veramente cambiare vita. 

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