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Come prepararsi al meglio per la Settimana Santa

PRAYING

P Deliss | GoDong

Edifa - pubblicato il 06/04/22

La Pasqua non è solo una festa tra tante altre: è la Festa delle feste. È quindi importante prendersi il tempo per accoglierne le grazie e prepararsi bene alla Settimana Santa, per essere pronti a celebrare la Resurrezione di Cristo.

di Christine Ponsard

Domenica prossima, entreremo in questo tempo che i nostri fratelli orientali chiamano la “Grande Settimana”. Senza dubbio non è inutile pensarci con un po’ di anticipo. Infatti, in coincidenza con la stanchezza della fine del trimestre e l’inevitabile sconvolgimento dell’inizio delle vacanze scolastiche, questa settimana essenziale rischia di passare con molta rapidità!

Non impedite ai bambini (anche a quelli più piccoli) di partecipare alle funzioni religiose

La Chiesa ci offre le ricchezze della sua liturgia. La processione della Domenica delle Palme, la Messa della Passione, la Messa del Giovedì Santo, la Via Crucis e la Veglia del Venerdì Santo, la Veglia Pasquale e la Messa della Risurrezione: tante occasioni per entrare nel mistero d’Amore di una settimana fuori dal comune. “La Liturgia cristiana non soltanto ricorda gli eventi che hanno operato la nostra salvezza; essa li attualizza, li rende presenti. Il Mistero pasquale di Cristo viene celebrato, non ripetuto. Sono le celebrazioni che si ripetono. In ciascuna di esse ha luogo l’effusione dello Spirito Santo che attualizza l’unico Mistero” (Catechismo della Chiesa Cattolica, §1104).

Con i bambini piccoli può essere difficile, se non impossibile, partecipare a tutte le funzioni, anche se non bisogna sottovalutare la loro capacità di ascolto, di raccoglimento e di preghiera. Senza saturarli, non impediamo loro di partecipare alla grande liturgia della Chiesa, e non priviamoli dell’essenziale: la Messa di Pasqua. Facciamo in modo che i bambini non siano una facile scusa per rinunciare alle funzioni della Settimana Santa, ma al tempo stesso non preoccupiamoci se la saggezza ci comanda di rimanere a casa. Non dimentichiamo che, anche se non andiamo a tutte le funzioni, possiamo sempre associarci con i nostri piccoli attraverso la liturgia familiare.

Pensare a dei modi concreti per partecipare a tutte le funzioni liturgiche o ad una parte di esse

Questa settimana sarà molto impegnata? Trascorreremo una parte di queste giornate tra i bagagli o sulla strada per andare in vacanza? Pensiamo già ora a dei modi concreti per partecipare a tutte o ad una parte delle funzioni liturgiche: dove? a che ora? ecc. Quando abbiamo un appuntamento dal medico, dal parrucchiere o quando i nostri figli devono andare a scuola, riusciamo ad essere disponibili e puntuali. Dobbiamo capire che queste funzioni della Settimana Santa sono, realmente, degli appuntamenti che Dio ci dà e quindi troveremo il modo per esservi presenti, e in orario! In particolare, organizziamo il week-end pasquale in funzione della Messa della Risurrezione… e non il contrario!

Jérôme e Françoise hanno scelto di posticipare la loro partenza per le vacanze, affinché i loro figli, chierichetti, potessero servire la Messa di Pasqua nella loro parrocchia. I genitori di Xavier, non sono praticanti e hanno deciso di ritrovarsi per un pranzo la domenica di Pasqua: Xavier e sua moglie Nathalie hanno ovviamente accettato, ma hanno espresso la loro intenzione di vivere la vigilia pasquale in un monastero vicino a casa loro. Jean e Marion saranno in viaggio per le vacanze proprio la domenica di Pasqua, ma consultando internet, hanno trovato come e quando andare alla Santa Messa durante il viaggio.

Di fronte alle nostre esitazioni nel rispondere alla Sua chiamata, Dio si affligge

Un dettaglio? Naturalmente, la preparazione materiale della Settimana Santa non è la cosa più importante, ma stabilisce i punti di riferimento che ci permetteranno di vivere pienamente l’essenziale. Non si tratta, infatti, di sottoporsi ad alcuni obblighi legali (si “deve” andare a messa), ma di rendersi disponibili a ciò che Dio vuole donarci.

Attraverso la Sua Chiesa, Dio ci invita. Vuole dire personalmente a ciascuno di noi: “Guarda come ti voglio bene!” Egli vuole renderci partecipi del mistero della morte e della Risurrezione di Suo Figlio. E di fronte alle nostre esitazioni nel rispondere alla Sua chiamata, Egli si affligge: “O popolo mio, che male ti ho fatto? In che ti ho provocato? Dammi risposta (…) Tanto amore può restare senza risposta?” (Improperia, inno del Venerdì Santo).

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