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Cos’è la gemmoterapia?

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Vicente Jara - pubblicato il 07/01/16

Le terapie di questo tipo sono estranee alla ragione e alla logica, ma hanno grande influenza, soprattutto tra le donne

La gemmoterapia, come indica il nome, è una terapia, ovvero il trattamento di una malattia, di una disfunzione o di un problema psicologico, basata sulle proprietà delle gemme o delle pietre preziose, semipreziose o semplicemente ornamentali, come il quarzo, la pirite, l’ossidiana, il diaspro, il turchese, l’occhio di tigre o la malachite, anche se in molte occasioni ritiene che qualsiasi pietra abbia le proprie caratteristiche terapeutiche. In quest’ultimo caso si parlerebbe di litoterapia.

La gemmoterapia si inserisce nelle terapie alternative, nel senso di contrarie e opposte alle vere scienze della medicina, della farmacologia, della mineralogia, della chimica e delle varie discipline medico-sanitarie dalla fisiologia alla cardiologia, passando per la neurologia o la psichiatria nel loro studio scientifico, contrastato e sperimentale delle diverse patologie e delle proprietà chimiche dei minerali e delle rocce.

È in sostanza una serie di ricette magiche e irrazionali che rientra nell’ampio conglomerato delle pseudoterapie rilanciate dal New Age, estranee alla ragione e alla logica e che tuttavia hanno grande influenza nel mondo, anche in Occidente, in particolare tra il pubblico femminile.

Alcune affermazioni su certe gemme

C’è un’immensa diversità di proprietà attribuite alle gemme, in molti casi opposte in base alle civiltà e alla loro ubicazione.

Anche se è una contraddizione, perché si attribuiscono proprietà diverse a gemme simili, al giorno d’oggi nei manuali di gemmoterapia troviamo la stessa diversità di rimedi e contraddizioni che si rinviene negli oroscopi realizzati da astrologi diversi, che spesso si oppongono tra loro. Allo stesso modo, nessuno degli autori mostra risultati medici o clinici che avallino le sue affermazioni, scrivendo semplicemente libri e opuscoli senza alcuna argomentazione o prova.

Questa terapia alternativa dice che l’agata rossa aiuta ad aumentare la forza, la vivacità e l’energia, o che l’onice nera influisce sugli aspetti spirituali dell’essere umano, e che l’ametista aiuta a meditare. Afferma anche che lo smeraldo migliora la vista, o che l’ambra aiuta le malattie dermatologiche, le eruzioni cutanee o anche le malattie dei polmoni e la respirazione. Come può essere, visto che si tratta di aspetti e di organi tanto diversi? C’è qualche esperimento scientifico? Niente.

È interessante la tormalina nera, che questa pseudoscienza ritiene capace di aumentare le difese. Com’è possibile che la tormalina, un ciclosilicato che ha sodio, calcio, alluminio, ferro o litio e la cui proprietà più specifica rispetto alle altre gemme è la capacità piroelettrica e piezoelettrica, il che porta a un gradiente di ioni positivi e negativi nei suoi estremi, aiuti il sistema immunitario, i processi di difesa dei macrofagi o i linfociti? Come ci riesce?

Non ci sono risposte o spiegazioni, né alcun esperimento. Nessuna prova farmacologica, sperimentale, o dati che avallino un processo patologico con dosi e risultati sui pazienti. Queste affermazioni curative delle gemme sono falsa scienza, e sono un inganno che può portare a conseguenze molto gravi in pazienti che abbandonano la medicina scientifica, in definitiva l’unica vera medicina.

Studiando un caso concreto

Soffermiamoci un po’ di più su una gemma, per esaminare questa pseudoterapia con maggior dettaglio.

Questa pseudoscienza ritiene che la giada verde aiuti la salute emotiva. Cosa c’è di certo in questo? La verità è che si tratta di una roccia metamorfica formata da minerali di silicati. Ne esistono di due tipi: la giada nefrite e la giadeite. La prima è ricca di magnesio, ferro e calcio, la seconda di sodio e alluminio. Nella sua forma di gemma, è la microcristallizzazione di fibre collegate. Sappiamo che fin dall’antichità veniva usata per realizzare ornamenti, e serviva anche da amuleto, come avviene con molte gemme e pietre ornamentali e semipreziose.

La domanda fondamentale è cos’abbia la giada per la salute emotiva. Nessuno ha dimostrato che abbia nulla. In alcuni casi viene usata in sessioni di massaggi, e la varietà nefrite, come indica il nome, nel XVI e nel XVII era ritenuta depositaria di proprietà reumatiche, di aiuto con le coliche o dei problemi ai reni. Non si sa come possa averne. Non ci sono neanche prove di come questa roccia possa servire a fare un massaggio.

Se venisse sostituita con un’altra, inoltre, cambierebbe il risultato del massaggio? In che senso? Capiamo che il colore della giada verde sia esteticamente bello, e alcuni pensano che le sue proprietà risiedano in questo colore, ma se chi riceve il massaggio fosse cieco o gli venissero fatti chiudere gli occhi e si sostituisse la bella roccia con un’altra sgradevole alla vista il potere terapeutico del massaggio cambierebbe? E se si usasse in combinazione con altre gemme, la distanza, il peso o altre proprietà fisiche in che percentuale farebbero variare le proprietà? Nessuna risposta, nessun risultato scientifico.

Continuando con l’effeto placebo, che porta all’autoinganno di chi crede che la giada abbia delle proprietà, per pura suggestione, facciamo un esperimento. Potremmo cercare 100 persone che credono alle proprietà terapeutiche della giada e mettere loro al collo una borsetta con una giada. In realtà, la metà porterebbe una pietra diversa senza saperlo.

Per l’effetto placebo, non sapendo la verità sulla pietra che portano e credendo di portare della giada con sé, ne sentirebbero le proprietà, ma non ci sarebbe niente di corretto nelle loro convinzioni.

Per la pseudoscienza del feng-shui, la giada aiuta a ripulire l’ambiente dalle energie negative, ma ancora una volta non conosciamo le energie che attrae la pietra, perché non sembra che alteri la sua temperatura, o la pressione, né la struttura minerale o atomica, né quella molecolare. Come possono questo minerale e i suoi componenti chimici fare una cosa del genere, ovvero servire da accumulatore di energie negative, qualunque esse siano? Non c’è niente di scientifico, né questa presunta energia negativa è misurabile.

Alcuni dicono che la giada verde abbia una relazione con il segno astrologico della Bilancia, altro aspetto che non si capisce, perché l’unica cosa che si trova, e che quelli che si definiscono esperti di gemmoterapia disconoscono dicendolo, è che c’è una stella in questa costellazione chiamata “Beta Librae”, del tipo spettrale B8V, ovvero di colore azzurrognolo, anche se con tonalità verdi, ma al di là di questa colorazione, che è molto diversa dal colore verde della giada, non sappiamo quale rapporto o influenza possa avere sulla roccia, o perché questa costellazione non influisca su altre cose di colore verde, come l’erba primaverile, il colore del mare o i processi di fotosintesi.

La giada viene anche collegata al chakra del sentimento, un luogo poco chiaro che le pseudomedicine induiste e del New Age situano nel cuore come luogo delle emozioni, anche se sappiamo in base alla scienza sperimentale di tipo occidentale che queste si trovano in realtà nel cervello e non nel cuore. Un altro aspetto relativo a questa pietra che viene affermato senza argomentazioni è che aiuta la fortuna.

In definitiva, non c’è alcuna prova che avalli ciò che la gemmoterapia dice della giada verde, e questo varrebbe per qualsiasi pietra o roccia. Non ci sono esperimenti, non ci sono risultati contrastabili, non c’è scienza, non ci sono argomentazioni né ragionamenti logici o scientifici. Ci sono solo affermazioni anche opposte senza alcuna base. Questo è il pensiero irrazionale, pensiero non scientifico e pensiero magico, in molti casi anche superstizioso.

BIBLIOGRAFIA:

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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