Ci sono luoghi in cui le donne già battezzano o prestano assistenza per i matrimoni
La parola “diaconessa” ha provocato una vera esplosione dentro e fuori il Vaticano dopo l’intenzione espressa da papa Francesco di creare una commissione che studi il diaconato delle donne nella Chiesa primitiva.
“Papa Francesco apre la via perché la donna sposi e battezzi”, hanno intitolato alcuni media secolari, mentre altri sottolineavano le rivendicazioni femminili sull’uguaglianza tra donne e uomini all’interno della Chiesa.
Per l’America Latina, tuttavia, non è stata una grande novità, ma la conferma del fatto che molti non conoscono quello che tante donne stanno già facendo nel subcontinente assumendo le funzioni del sacerdote (tranne consacrare e confessare) ed essendo referenti delle loro comunità
Occupare il luogo del parroco
Ana Ferradas González è una Serva di San Giuseppe e vive a Cuba come missionaria da 28 anni.
“Ascoltavo con attenzione l’esperienza delle mie sorelle che vivevano in Cile, Argentina, Colombia o Perù e ci raccontavano del loro compito di evangelizzare in luoghi lontani dove il sacerdote non arrivava. Dicevano che facevano di tutto, tranne confessare e consacrare”, ha raccontato alla rivista Vida Nueva.
La missionaria ha detto che ha vissuto l’esperienza di accompagnare una comunità che non aveva sacerdote e che era lei a incaricarsi della catechesi e della visita ai malati, e che celebrava perfino Battesimi col permesso del vescovo.
“’Sorella, lei è il parroco e io consacro’, mi diceva il vescovo. Non ho mai pensato che fosse qualcosa di sbagliato o che quel compito non mi spettasse. Sapeva molto bene cosa facevo, e la comunità si sentiva accompagnata con il lavoro di tutti”, ha sottolineato la suora, che è diventata uno dei cinque vicari diocesani insieme ad altre due religiose e a due sacerdoti.