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Cosa sappiamo dell’attentato a Barcellona?

Barcellona police

PAU BARRENA / AFP

Lucandrea Massaro - Aleteia Italia - pubblicato il 18/08/17

Come sempre accade in questi casi, solo a distanza di ore è possibile ricostruire gli eventi nella loro interezza. L’attentato di ieri a Barcellona è una ferita drammatica, l’ennesima, al cuore dell’Europa. Di nuovo vengono colpite le zone centrali, ad alta densità di turismo, dove il danno può essere massimizzato. Anche in questo caso le parole non bastano a dire quanta tristezza e angoscia questa situazione generi, anche se – purtroppo – anche gli appelli e le parole risultano, specie sui social, sempre più banali e sempre più affettate, segno che ci stiamo abituando (o rassegnando?) alla violenza nelle strade delle capitali d’Europa.

Ieri sono morte 13 persone, due di queste sono italiane, una è il collega giornalista di tecnologia Bruno Gulotta, l’altra vittima è il 25enne Luca Russo. Il dramma nel dramma è che quello di ieri poteva essere solo un prologo di una violenza ancora maggiore, a Cambrils infatti sono stati fermati altri attentatori dalla polizia spagnola prima che potessero agire.

Gli attentati di Barcellona e Cambrils sono collegati tra loro e insieme sarebbero parte di un piano che prevedeva anche un attacco con esplosivo. È questa la pista su cui sta lavorando la polizia catalana all’indomani della strage sulle Ramblas di Barcellona e a poche ore dal conflitto a fuoco di Cambrils nel quale 5 terroristi sono rimasti uccisi. La prova sarebbe nel legame tra l’attentato di ieri pomeriggio e l’esplosione avvenuta mercoledì notte in una casa nel comune di Montecarlo de Alcanar Platja, 110 chilometri a sud di Tarragona e una novantina a sud di Cambrils (Repubblica, 18 agosto).

Tra gli italiani, sempre massicciamente presenti in Spagna durante il periodo delle vacanze, c’è anche chi la morte l’ha solo sfiorata in un provvidenziale “Sliding Doors” in cui una scelta insignificante ha cambiato una vita.

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Restano intatte le domande per cui uno si salva, uno no, in queste situazioni drammatiche, una risposta a cui solo Dio e la fede possono dare una risposta.

BARCELONA ATTACK
Joseph Lago | AFP

Chi è l’attentatore?

Sembrerebbe essere il giovane Moussa Oukabir, appena diciottenne, l’attentatore che ha guidato il camion che fatto la strage sulla Rambla di Barcellona. Le forze di polizia catalane hanno intrapreso una vera caccia all’uomo dopo che il giovane avrebbe forzato un posto di blocco sulla Diagonal, arteria principale della città, ferendo un agente di polizia.

 Moussa Oukabir è residente a Ripoll, a nord di Barcellona e si è radicalizzato negli ultimi mesi. Avrebbe rubato i documenti del fratello maggiore Driss, che si è consegnato alla polizia, per affittare il furgone, che ha guidato di persona (La Stampa, 18 agosto).

Secondo il quotidiano torinese il giovane e gli altri componenti della cellula terroristica si erano radicalizzati da poco tempo e questo ha reso più difficile ricostruirne i passi e le identità. Dalle prime ricostruzioni ci sarebbero almeno 8 persone coinvolte. La polizia ha fatto alcuni arresti.

Il cordoglio del Papa

Papa Francesco ha appreso «con grande preoccupazione quanto sta accadendo a Barcellona». Lo ha fatto sapere il portavoce del Vaticano, Greg Burke, a poche ore dalla diffusione della notizia del presunto attentato terroristico a Barcellona. Il Papa, ha poi dichiarato il portavoce vaticano Greg Burke, «prega per le vittime di questo attentato e desidera esprimere la sua vicinanza a tutto il popolo spagnolo, in particolare ai feriti e alle famiglie delle vittime».

Cosa sappiamo delle vittime

Valigia Blu ha fatto il punto sulla dinamica delle azioni terroristiche che si sono svolte in questi giorni, stilando una cronologia degli eventi e degli elementi ormai noti, a cui rimandiamo.

Cittadini di 24 nazionalità diverse sono stati colpiti dall’attentato di Barcellona, secondo le autorità spagnole. Tra le vittime ci sarebbe un italiano. Francia, Germania, Spagna, Stati Uniti, Olanda, Argentina, Venezuela, Belgio, Australia, Ungheria, Perù, Romania, Irlanda, Grecia, Danimarca, Cuba, Macedonia, Cina e Algeria le altre nazioni colpite. Reuters riporta che sarebbero ben 26 i cittadini francesi rimasti feriti.

Nel frattempo il Daesh (o Isis) ha rivendicato l’attentato in Spagna come opera propria.

aggiornamento 18 agosto ore 16:24 

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