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Il sogno dell’MVP del Super Bowl: diventare pastore

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Staff Sgt. Kyle Richardson, via Wikimedia Commons

Carmen Neira - pubblicato il 06/02/18

La storia e la testimonianza di fede di Nick Foles

Nick Foles è il quarterback dei Philadelphia Eagles, e per le sue mani passa il gioco della squadra che ha appena vinto il Super Bowl. Nick è stato anche eletto Most Valuable Player (MVP), Miglior Giocatore. Ha così realizzato un sogno che persegue fin da piccolo, ma ce n’è un altro che non ha ancora realizzato anche se ci sta lavorando: vuole diventare sacerdote.

In alcune dichiarazioni rilasciate prima della partita, Foles ha rivelato alla stampa che sta studiando in seminario e vorrebbe diventare pastore protestante lavorando in un liceo.


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Alla CBS ha parlato delle sue aspirazioni per il futuro: “Mi sono iscritto per studiare in seminario e per farlo durante la pausa del campionato, perché in quel periodo non c’è molto da fare e quindi vorrei essere produttivo, vorrei continuare a imparare”.

Foles vuole essere un referente per la gioventù, “il momento della vita di uomini e donne giovani in cui vengono presentate tante cose, tante tentazioni in questo mondo”.

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Rob Carr | GettyImages North America | AFP

Anche il suo operato in questo Super Bowl è stato basato sulla fede e sulla preghiera. Nick è stato sul punto di ritirarsi dalla National Football League, ma dopo aver pregato e meditato ha deciso di tornare ritenendo che fosse il modo migliore di vivere la sua fede.

“Il motivo per il quale ho deciso di tornare è che adoro il football fin da quando ero bambino. Adoravo fare sport, adoravo far parte di una squadra e sapevo che più fossi cresciuto come persona, più opportunità avrei avuto per glorificare Dio. Confidare in Dio voleva dire tornare e giocare a football”.

Non è la prima volta che Nick Foles esprime la sua fede in pubblico. Tempo fa ha partecipato all’app della Bibbia YouVersion, a cui prendono parte giocatori di football professionisti che parlano di come i versetti della Bibbia li hanno ispirati.




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Nella sua partecipazione promozionale, Foles ha affermato: “Ho continuato a leggere le Scritture, ho continuato a pregare, non smettevo di porre domande a Dio. Molti di noi chiedono a Dio dei segni, chiedono cose a Dio… ma non è così che funziona”.

“Egli mi stava modellando. Mi stava mettendo in ginocchio… In quel momento, attraverso quella preghiera, ha detto: ‘Senti, fai solo un passo di fede. Se smetti di giocare a football e scegli un campo diverso della tua vita sarò con te e sarò la cosa più importante della tua vita, ma se torni al football e continui a giocare io sarò con te in ogni passo del cammino e giocherai per glorificarmi’”.

Nick Foles ha scelto la seconda opzione e ora è il MVP del Super Bowl 2018.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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