6 passaggi Secondo le Normae dettate dalla Congregazione per la Dottrina della Fede nel 1978 e rese pubbliche con un’interessante Prefazione di aggiornamento stilata dall’allora cardinale Prefetto William Levada nel 2011, nella procedura di verifica ecclesiastica di questi asseriti fenomeni “soprannaturali”, si pretende:
1) un’informazione accurata dei fatti tramite l’osservazione e la raccolta di testimonianze degne di fede;
2) un esame del messaggio sotteso all’evento soprannaturale, che non deve essere in contrasto con la fede cristiana;
3) una rigorosa diagnosi medico-psicologica per appurare la salute e la normalità del veggente, anche per scartare possibilità di fenomeni allucinatori;
4) la verifica del grado di istruzione del veggente, la sua conoscenza della dottrina, la sua vita spirituale e sacramentale, il suo grado di comunione ecclesiale; frutti spirituali, quali ritorno alla fede dei lontani, moralità ed ecclesialità dell’esistenza, cooperazione all’evangelizzazione del mondo, delle culture e dei costumi;
5) lo studio di eventuali guarigioni miracolose che si ricevono a ragione dell’asserita rivelazione privata;
6) il necessario giudizio assertivo, dubitativo o negativo della Chiesa mediante una pubblica presa di posizione dell’autorità ecclesiastica (vescovo diocesano, conferenza episcopale, congregazione per la dottrina della fede).
Leggi anche: Le 3 riserve che frenano l’approvazione di un’apparizione mariana 3 giudizi Il giudizio dell’autorità competente viene sostanzialmente espresso con una linguistica che brevemente riassumiamo:
– in criterio positivo, secondo cui “consta la trascendenza ” (constat de supernaturalitate);
– in criterio attendista, seppur non esplicitamente presente nelle Normae del 1978, secondo cui “non consta la trascendenza” (non constat de supernaturalitate) ;
– in criterio negativo, secondo cui “consta la non trascendenza ” dei fatti asseriti (constat de non supernaturalitate ).
Leggi anche: Qual è la prima apparizione nota della Madonna dopo l’Assunzione? Rigide analisi Rispetto al passato le commissioni ecclesiastiche sottopongono i veggenti a scrupolosi esami informativi, spirituali, psicologici, etc., cercando di stabilire “la verità” o “non credibilità” dei fenomeni straordinari asseriti . Una volta verificate e autenticate dall’autorità ecclesiastica le apparizioni consentono libertà di adesione, in quanto la fede si presta solo alla Rivelazione pubblica di Dio conclusa con la morte dell’ultimo degli Apostoli.
Leggi anche: Lacrime di sangue della Madonna di Civitavecchia: il retroscena sulle indagini Tutti coloro che sono impegnati Da quanto sinora mostrato, risultano abbastanza chiari l’iter e le competenze specifiche di coloro che via via sono chiamati a dare un giudizio di autenticità o meno circa asseriti fatti “soprannaturali”. Riassumendo, secondo le Normae della Congregazione per la Dottrina della Fede del 1978, essi sono: il vescovo diocesano , la Conferenza episcopale nazionale , la Congregazione per la Dottrina della Fede a nome della Sede Apostolica/Santa Sede e, in ultima istanza, senza che debba chiedere spiegazione e/o permessi, il Vescovo di Roma, cioè il Papa .
Leggi anche: Boom di ascolti per la fiction di Niccolò Ammaniti. Ma quante falsità sulla Madonna di Civitavecchia! I carismi Tutta questa procedura non è fine a se stessa, ma ha, come sua finalità propria, un passaggio ad essa successivo: l’accoglienza, la cura e lo sviluppo di questi carismi nel vissuto della Chiesa . Infatti, la tradizione teologica, da san Tommaso d’Aquino in poi, ha riconosciuto alle rivelazioni private un carattere pratico-profetico .
Il cammino della Chiesa Senza sostituirsi al magistero ecclesiale, le rivelazioni private contribuiscono nel modo loro proprio alla scelta preferenziale di alcune vie-esperienze di annuncio-testimonianza del- la Parola piuttosto che di altre, rinnovando così la concreta forma Ecclesiae di una comunità o di più comunità9. Nel campo specifico delle apparizioni mariane, come si può sostenere che gli eventi di Guadalupe, di Lourdes o di Fatima non abbiano guidato il cammino della Chiesa? Lo hanno guidato, eccome! E continuano a guidarlo.