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Il bambino nel primo anno di vita ha davvero bisogno di giocattoli?

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Ospedale Bambino Gesù - pubblicato il 04/04/19

No, e i medici dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma ci spiegano perché

di Francesca Bevilacqua e Francesco Gesualdo

Che giocattoli comprare a un bambino nel primo anno di vita? Forse sarebbe meglio riformulare la domanda: il bambino nel primo anno di vita ha davvero bisogno di giocattoli?

Il corpo dei genitori

Il gioco nel primo anno passa attraverso il contatto con il corpo dei genitori. Molte ricerche sullo sviluppo del cervello, infatti, sono d’accordo su un’idea: sia le capacità relative al movimento sia lo sviluppo cognitivo sono favoriti dalla relazione corporea.
Nei primi mesi, tenere i bambini a contatto con il proprio corpo, ad esempio portandoli con una fascia o con un marsupio adatto all’età, favorisce la regolazione delle funzioni vitali, la riduzione dello stress e la comunicazione istintuale tra il bambino e il genitore. Dopo i primi mesi di vita, il corpo del genitore, con l’aiuto di un materasso rigido da tenere per terra nella cameretta o in salone, può diventare la palestra su cui far giocare il bambino. Arrampicandosi, spingendosi e rotolandosi sul corpo del genitore i bambini apprenderanno progressivamente nuove capacità di movimento: la posizione seduta, il gattonamento, il porsi in piedi da solo.

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Pixabay

Annusare, toccare, assaggiare…

Oltre alle competenze motorie, anche i sensi si sviluppano progressivamente durante il primo anno. Dopo i 4-6 mesi, quindi, i giochi possono essere dedicati anche allo stimolo della sensorialità. Il bambino a questa età ama toccare, muovere, osservare, annusare, ascoltare, assaggiare. In questo modo, il bambino impara a conoscere se stesso e il mondo. Gli oggetti più interessanti e stimolanti per lui sono proprio quelli che ci circondano nella vita quotidiana. Una scelta utile in questa fase è la preparazione del cosiddetto “cesto dei tesori”. Si prende un bel cesto, di stoffa o di vimini, e lo si riem- pie con oggetti della quotidianità domestica, scegliendo materiali, forme e colori diversi: un cucchiaio di legno da cucina, un pennello per il trucco, una bottiglietta da riempire con dei legumi, uno spazzolino da denti, una spazzola, un rotolo di nastro adesivo. Il bambino sarà incuriosito dagli oggetti perché sono quelli con cui ci vede interagire ogni giorno. La manipolazione e il contatto con materiali diversi stimolerà lo sviluppo delle capacità motorie e dei sensi. Quando il bambino avrà giocato ed esplorato a lungo questi oggetti, se ne può sostituire uno o due mischiando nella cesta oggetti nuovi e oggetti già conosciuti. Ovviamente, nella fase di preparazione, evitate accuratamente oggetti piccoli che possono essere molto pericolosi perché il bambino li può inalare. E, sempre scegliendo gli oggetti con cura, si può anche immaginare un piccolo sacchetto dei tesori da viaggio, per intrattenere il bambino mentre si è fuori casa.

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