No, e i medici dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma ci spiegano perché
di Francesca Bevilacqua e Francesco Gesualdo
Che giocattoli comprare a un bambino nel primo anno di vita? Forse sarebbe meglio riformulare la domanda: il bambino nel primo anno di vita ha davvero bisogno di giocattoli?
Il corpo dei genitori
Il gioco nel primo anno passa attraverso il contatto con il corpo dei genitori. Molte ricerche sullo sviluppo del cervello, infatti, sono d’accordo su un’idea: sia le capacità relative al movimento sia lo sviluppo cognitivo sono favoriti dalla relazione corporea.
Nei primi mesi, tenere i bambini a contatto con il proprio corpo, ad esempio portandoli con una fascia o con un marsupio adatto all’età, favorisce la regolazione delle funzioni vitali, la riduzione dello stress e la comunicazione istintuale tra il bambino e il genitore. Dopo i primi mesi di vita, il corpo del genitore, con l’aiuto di un materasso rigido da tenere per terra nella cameretta o in salone, può diventare la palestra su cui far giocare il bambino. Arrampicandosi, spingendosi e rotolandosi sul corpo del genitore i bambini apprenderanno progressivamente nuove capacità di movimento: la posizione seduta, il gattonamento, il porsi in piedi da solo.