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In Burkina Faso, una suora usa la musica per perseguire la riconciliazione

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Daniele Piccini

Pierre Macqueron-ACN News - pubblicato il 10/06/19

Suor Anne-Marie viaggia regolarmente nel Paese per portare un messaggio musicale di speranza

Il Burkina Faso vive una fase di grande agitazione. Solo nel mese di maggio, gli jihadisti hanno ucciso 14 laici cattolici e un sacerdote in tre attacchi. Alla fine di aprile, un ministro protestante e sei membri della sua congregazione sono stati assassianti a colpi di arma da fuoco.

Il Paese ha conosciuto per molti anni la coesistenza pacifica di cristiani e musulmani, che praticavano una forma tollerante di islam. Negli ultimi anni, tuttavia, l’estremismo jihadista, esportato dal vicino Mali e incoraggiato dai predicatori radicalizzati locali, ha cambiato drammaticamente la situazione.

È in questo clima di terrore e odio che suor Anne-Marie Kabore, della Congregazione delle Suore dell’Immacolata Concezione, pratica il suo ministero musicale. Per lei le canzoni sono uno strumento potente per offrire pace e riconciliazione.

Farmacista, suor Anne-Marie, che vive nella capitale del Paese, Ouagadougou, viaggia regolarmente in tutto il Burkina Faso per portare un messaggio musicale di speranza, soprattutto ai giovani. È accompagnata da sei suore che fanno da coro e da una serie di musicisti, sia cristiani che musulmani.

Suor Anne-Marie, che sta studiando per ottenere una specializzazione in biofarmacologia presso l’Università di Ouagadougou, ha già realizzato tre album, disponibili su YouTube e visualizzati migliaia di volte.

Un brano recente, Ra le yab ye, offre un messaggio di incoraggiamento alle donne escluse dalla società, ad esempio perché non hanno figli o sono state accusate di stregoneria. Guardate il video!

Suor Anne-Marie, il cui ordine è attivo nell’insegnamento e nell’assistenza sanitaria, parla senza remore degli attacchi terroristici e del senso di insicurezza che pervade la popolazione, soprattutto nel nord del Paese.

“La Chiesa è chiamata ad accompagnare le persone”, dice, e “a lavorare per la riconciliazione dei figli del Paese”, anche di fronte ai crescenti pericoli. In una canzone che uscirà tra poco, ha spiegato, “mi rivolgo a Dio perché ci garantisca pace, stabilità e la riconciliazione dei cuori”.

La nuova canzone, aggiunge, sottolinea “la necessità di rimanere uniti” e “di formare sacerdoti e suore, perché possano essere i leader di una popolazione in grado di creare un clima di pace e assicurare così che il Burkina Faso possa ricollegarsi alla sua storia di pace e tolleranza”.

Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) sostiene le Suore dell’Immacolata Concezione in vari modi, tra cui aiutando il ministero musicale di suor Anne-Marie. Altri progetti di ACS in Burkina Faso includono i trasferimenti di sacerdoti e suore e la costruzione di chiese e cappelle. Per ulteriori informazioni, www.churchinneed.org.

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