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La chiesa del Nord Italia che sembra sospesa nell’aria

MADONNA DELLA CORONA; VERONA

Photo by Ciarán Flood from Pexels

V. M. Traverso - pubblicato il 14/08/19

Il Santuario della Madonna della Corona è stato scavato in una montagna che dà su uno strapiombo sopra il lago di Garda

La maggior parte dei turisti che si recano a Verona vuole vedere il famoso balcone del Romeo e Giulietta di Shakespeare, ma molti non sanno che pochi chilometri a nord della città c’è una delle chiese più straordinarie d’Europa.

Il Santuario della Madonna della Corona è stato costruito nel 1530 nella roccia del Monte Baldo e si affaccia sul Lago di Garda come se fosse sospeso in aria.

Le origini della chiesa del Monte Baldo, come la chiamano i locali, risalgono al XIII secolo, quando le grotte naturali del luogo iniziarono ad attirare uomini santi che cercavano dei posti tranquilli in cui trascorrere periodi di riflessione e preghiera.

Nel 1530, quando venne costruita la prima struttura della chiesa attuale, poteva essere raggiunta solo attraverso uno stretto passaggio sullo strapiombo. Per molto tempo, solo i fedeli più avventurosi avevano il coraggio di raggiungere la chiesa. Un nobiluomo locale decise di esprimere la propria dedizione nei confronti di quell’edificio sacro così difficile da raggiungere lasciando una statua alta 70 centimetri che porta ancora il nome della sua famiglia.

Negli ultimi 500 anni, i locali hanno cercato di rendere questa chiesa apparentemente sospesa in aria più accessibile, costruendo prima un ponte di legno all’inizio della valle di modo che i visitatori non dovessero più attraversare il fiume per raggiungerla, poi, nel XVI secolo, realizzando due lunghe scalinate che portavano al tempio, di modo che i fedeli non dovessero avventurarsi lungo il percorso roccioso, spesso battuto dai venti.

Nel 1625, visto che i pellegrini che arrivavano in questo angolo d’Italia per visitare la chiesa erano sempre più numerosi, i locali decisero di costruire una struttura più grande situata circa 4 metri al di sopra della prima chiesa, che venne inserita nel presbiterio di quella nuova.

La chiesa non ha subìto alcun danneggiamento nelle due guerre mondiali, ma ha riportato gravi danni per via delle intemperie. Nel 1974, il vescovo locale Giuseppe Carraro ha chiesto a Guido Tosato di restaurarla. Tosato ha deciso di demolire la costruzione esistente per costruirne una nuova con basi più solide. Nel 1978 la nuova chiesa è stata consacrata da Carraro, e nel 1982 è entrata nell’elenco delle basiliche minori italiane.

Quello che può essere considerato il momento più importante della sua storia cinquecentenaria è stata la visita di Papa Giovanni Paolo II nel 1988, durante la quale il Pontefice ha guidato i fedeli in un servizio di preghiera in onore della Madonna della Corona.

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