Dopo la Risurrezione, si diventa come gli angeli. Cosa si intende?
Gli angeli custodi comunicano con noi attraverso pensieri, immagini e sentimenti
Il modo principale in cui gli angeli custodi comunicano con noi è offrendo al nostro intelletto penseri, immagini o sentimenti che possiamo accettare o rifiutare.
"Noi non diverremo degli Angeli, noi resteremo delle creature umane, dotate di una doppia natura spirituale e carnale"
La fede cattolica insegna la presenza in mezzo a noi degli spiriti della luce, o angeli buoni, innumerevoli e invisibili, che eseguono i comandi di Dio e ci proteggono dal male. Ma ci sono anche altri spiriti attorno a noi e il loro scopo è di portarci al nostro disfacimento eterno.
“Tutti gli angeli”, insegnava un antico Catechismo americano, quello di Baltimora , “furono creati in uno stato di innocenza e giustizia, ma essi non erano più impeccabili dell’uomo. Essendo liberi, dovevano, come gli uomini, superare una prova. La Visione Beata e l’immutabilità nel bene, erano la ricompensa che essi avrebbero guadagnato usando giustamente, con l’assistenza della grazia, la loro libera volontà. Dio, allora, li sottopose ad una prova. Ogni prova per essere degna di ricompensa, deve essere essenzialmente dolorosa”.
La ribellione di Lucifero
Quale era la prova degli angeli? Si ritiene generalmente che il mistero dell’Incarnazione della Parola di Dio fatto Uomo fu proposto loro per la loro adorazione.
“A questa rivelazione”, continua il Catechismo, “l’orgoglio di Lucifero, uno degli angeli più importanti, si ribellò. Egli gridò: “Io protesto. Il mio trono è inferiore? Io lo solleverò sopra le stelle… Sarò solo io e nessun altro simile all’Altissimo!”. Un terzo degli angeli delle varie gerarchie rispose: “Anche noi protestiamo”.
A queste parole un arcangelo, non meno brillante di Lucifero, gridò: “Chi è come Dio? Chi può rifiutare di credere e adorare ciò che Egli propone per la fede e l’adorazione delle sue creature. Io credo in Lui e lo adoro”. Questa fu la grande battaglia che ebbe luogo in cielo e della quale San Giovanni parla in questi termini: “Ci fu una grande battaglia in cielo; Michele e i suoi angeli combatterono con il dragone, il dragone combatté con i suoi angeli”.