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Chi era la stimmatica domenicana che amava i bambini ed è diventata la patrona dei catechisti?

Maddalena Panattieri

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Larry Peterson - pubblicato il 15/10/19

Quando insisteva a chiedere l'aiuto di Dio per la “pecora nera” della sua famiglia, Gesù è andato da lei e le ha detto “Non posso rifiutarti nulla”

Maddalena Panattieri nacque a Trino, in Piemonte, nel 1443. I suoi genitori erano devoti cattolici, e la loro fede profonda ispirò la figlia. Fin da bambina, Maddalena mostrò una notevole spiritualità. Da ragazzina fece voto di verginità, e prima di compiere vent’anni divenne terziaria domenicana.

Era era una cosa insolita, perché le terziarie erano in genere donne vedove e più anziane che si dedicavano alle attività caritative nei ministeri domenicani. La giovane Maddalena portò un nuovo spirito di penitenza e compassione che funse da esempio per tutte le altre. Era allegra e gioviale, e il suo atteggiamento aperto era contagioso. La gente amava starle vicino perché faceva sorridere tutti, anche se era un dono del quale lei stessa non era consapevole.

Maddalena amava molto i bambini, che se ne rendevano conto e le stavano spesso intorno. La giovane iniziò a insegnare loro il catechismo. Aveva un’innata capacità di descrivere le cose e rendere gli insegnamenti della Chiesa chiari e comprensibili. I bambini amavano sedersi ad ascoltarla. Le sue lezioni iniziarono ad essere sempre più frequentate, e anche le persone del quartiere cominciarono ad assistervi. I frati domenicani dovettero perfino aprire una grande stanza accanto alla chiesa per ospitare tutti coloro che volevano partecipare.


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Maddalena viveva in casa con i suoi parenti, e dedicava ogni momento libero ai poveri e ai malati. Presto divenne nota per la sua capacità oratoria, e suore e sacerdoti cominciarono ad andare a sentirla parlare. La mattina assisteva alla Messa e poi faceva l’adorazione eucaristica. Era nota per la sua vita semplice e austera. Indossava una veste di lana grezza, e spesso digiunava per penitenza.

Il fratello minore di Maddalena era sempre nei guai e iniziò ad essere fonte di imbarazzo per la famiglia, ma Maddalena non volle gettare la spugna. Si inginocchiò davanti a un crocifisso e rifiutò di andarsene finché il Signore non le avesse assicurato che avrebbe aiutato a riportare sulla buona strada la “pecora nera”. Gesù andò da lei e le disse: “Non posso rifiutarti nulla”.

Raimondo da Capua, un uomo che aveva avviato riforme necessarie all’interno dell’Ordine domenicano (e beatificato nel 1899 da Papa Leone XIII) era molto rispettato da Maddalena, che promosse le sue riforme ottenendo un buon successo. Grazie agli sforzi della giovane, il ben noto omelista domenicano milanese Sebastiano Maggi (beatificato nel 1760 da Papa Clemente XIII) andò a Torino ed ebbe un profondo effetto su tutti coloro che lo sentirono predicare.

Maddalena Panattieri era anche una mistica, e ricevette le stigmate. Aveva predetto che le riforme di Raimondo da Capua sarebbero state implementate, e previde anche l’invasione francese dell’Italia. Supplicò Dio di avere misericordia del suo popolo, e durante la guerra, con i suoi orrori e lo spargimento di sangue, l’unica città che venne risparmiata fu quella natale di Maddalena. La gente di Trino attribuì sempre questa dimostrazione di misericordia allo stretto rapporto che Maddalena aveva con Gesù.




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Quanto alle stigmate, Maddalena non disse mai a nessuno che le aveva. Venne scoperto dopo la sua morte, mentre il corpo veniva preparato per la sepoltura.

Beata Maddalena Panattieri, prega per noi!

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