Nel discorso al Corpo Diplomatico rilancia l'impegno su nuove norme e collaborazione con le istituzioni civili. Poi richiama Usa e Iran: serve autocontrollo, non guerra
Papa Francesco non si ferma. E rilancia un nuovo impegno anche nel 2020, da parte del Vaticano, per spezzare in modo sempre più definitivo la piaga degli abusi sessuali compiuti da esponenti del clero.
Lo ha ribadito il 9 gennaio, nella Sala Regia del Palazzo Apostolico Vaticano, nel tradizionale discorso ai membri del Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede, per la presentazione degli auguri per il nuovo anno.
Nuove norme contro i crimini sessuali
Il Papa ha richiamato la piaga degli abusi sessuali sui minori: «Come è tristemente noto, non pochi adulti, compresi diversi membri del clero, si sono resi responsabili di delitti gravissimi contro la dignità dei giovani, bambini e adolescenti, violandone l’innocenza e l’intimità. Si tratta di crimini che offendono Dio, causano danni fisici, psicologici e spirituali alle vittime e ledono la vita di intere comunità».
In seguito all’incontro con gli episcopati di tutto il mondo, «la Santa Sede rinnova il suo impegno affinché si faccia luce sugli abusi compiuti e si assicuri la protezione dei minori, attraverso un ampio spettro di norme che consentano di affrontare detti casi nell’ambito del diritto canonico e attraverso la collaborazione con le autorità civili, a livello locale e internazionale».
Di fronte a così gravi «ferite», ha affermato il Papa, risulta tuttavia ancora più urgente che gli adulti non abdichino al compito educativo che compete loro, anzi si facciano carico di tale impegno con maggior zelo per condurre i giovani alla maturità spirituale, umana e sociale.
Per questa ragione, Francesco ha annunciato, il 14 maggio prossimo, un evento mondiale che avrà per tema: “Ricostruire il patto educativo globale”. «Si tratta di un incontro volto a «ravvivare l’impegno per e con le giovani generazioni, rinnovando la passione per un’educazione più aperta ed inclusiva, capace di ascolto paziente, dialogo costruttivo e mutua comprensione… Ogni cambiamento, come quello epocale che stiamo attraversando, richiede un cammino educativo, la costituzione di un villaggio dell’educazione che generi una rete di relazioni umane e aperte».