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Se davvero potessimo vedere cosa succede a Messa! (VIDEO)

MESSA

Cooperatores Veritatis

Anna Raisa Favale - pubblicato il 17/02/20

Esistono diverse testimonianze di mistici che raccontano quello che hanno visto con i propri sensi e che davvero succede ad ogni celebrazione eucaristica. Ecco un breve cartone animato che mostra il miracolo dei miracoli, secondo le visioni della veggente Catalina Rivas.

Quante volte ci capita di andare a Messa di fretta, di arrivare in ritardo, finalmente sederci ma con la mente che vaga: al messaggio che dobbiamo inviare all’amico, alla chiamata di lavoro che abbiamo ricevuto poco fa, all’organizzazione della giornata. Ci sforziamo di essere lì, ma siamo altrove.

San Pio da Pietralcina diceva: «Se la gente sapesse cosa accade sull’altare durante la Messa, dovrebbero mettere i carabinieri dinanzi alle chiese per contenere le folle»

Ma cos’è che accade, veramente, durante la messa, ogni messa?

Una volta ricordo un sacerdote che in un’omelia ci disse: “Ma voi ci credete, che quando siete in ginocchio e dite anche solo un’Ave Maria, lì difronte a voi c’è la Madonna? Ci credete che siete al cospetto della Madre di Dio?”.

E’ strano fermarsi a pensare che siamo circondati, immersi in una realtà spiritual, soprannaturale che non vediamo e di cui raramente cogliamo solamente scintille passeggere, ma che ci vive attorno a 360 gradi.

Che viviamo in un Matrix – paradossale, che non ci inganna!- del quale siamo consapevoli solo se ci fermiamo a pensare, a vedere con i sensi interiori. Eppure vive, agisce, e lotta intorno a noi costantemente, H24, anche se non riusciamo a vederlo.

Alcuni mistici, tuttavia, questa sorta di Matrix lo vedevano, con i loro sensi anche esteriori.

Come Mamma Natuzza, ad esempio, quando con grande stupore dei presenti raccontava della fila degli angeli custodi durante l’Offertorio a Messa, o che quando il sacerdote alzava l’Eucaristia al cielo, il corpo di Cristo e il suo corpo diventavano un tutt’uno, e rivedeva la scena del Calvario, che accadeva di nuovo, ogni giorno, per ogni Messa nel mondo che si celebrasse…




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Sappiamo dai suoi scritti che Padre Pio, durante la Consacrazione, riviveva dentro di sè a Passione di Cristo, soffriva insieme a Cristo, e le piaghe sulle sue mani sanguinavano, e lui iniziava a sudare, e a volte a piangere. L’intimissima e completa unione con Gesù lo portava a sentire quello che Gesù stesso aveva sentito, a vedere quello che Lui aveva visto.

Alla domanda “Padre, perché le sue messe durano così tanto?” lui rispondeva: “Se voi vedeste quello che vedo io…”

Il punto è: siamo uomini, limitati nel corpo, se pure capaci di infinito nello spirito. Per quanto la nostra fede sia forte, quello che vediamo e sentiamo con i sensi, anche i più  acuti, i più profondi e intimi, influenza moltissimo quello in cui crediamo.




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Questo cartone e’ un bel modo per ricordarci cosa avviene davvero. E non serve solo ai bambini, ma anche a noi adulti, per ricordarci quanto la realtà pesante della materia ci limiti nel comprendere il mondo dello spirito. Un mondo che non è lontano, non è “in cielo”, non è in un’altra dimensione del corpo, ma che è qui, su questa terra, in questa stanza, tangibile se solo riuscissimo a toccarlo, vicino a noi, a un passo da noi. Possiamo solo chiedere a Dio la grazia di farci compenetrare più a fondo il Suo mistero, il mistero del suo estremo sacrificio di amore per noi, che non è avvenuto solo in un preciso momento storico, ma che si ripete ogni giorno sull’Altare.

Forse avremmo voglia di andare a Messa tutti i giorni, di ricordarci che Dio ha sofferto la morte in croce ed è risorto per noi, che ad ogni frustrata che gli strappava la carne, e ad ogni chiodo che gli trafiggeva le mani, ci dice ancora, ogni giorno: “Lo faccio per te, perché ti amo infinitamente”.

Forse non vedremmo l’ora di immergerci in quel bagno di amore infinito, di sentirci ogni giorno profondamente amati, di partecipare a quel banchetto di amore, dove per noi c’è sempre un posto riservato con il nostro nome scritto sopra. Perché Dio ci aspetta, tutti i giorni.




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Contempliamolo, questo amore di Dio grandissimo; riflettiamolo nella mente e facciamolo passare al cuore. E non dimentichiamoci che, per quanto siamo incapaci di vederla, la realtà soprannaturale dello spirito ci vive attorno, ed è in continuo dialogo con noi.

A noi, la volontà di saperla ascoltare. E se non con i sensi (che è dono particolarissimo di Dio ad alcuni e non a tutti), almeno con il cuore.

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