Testimonianze di piccoli e grandi interventi del proprio spirito celeste, a cui il santo di Pietrelcina aveva insegnato a rivolgersi, rispettare e pregare con devozione
Per tutta la sua lunga esistenza sacerdotale, padre Pio da Pietrelcina ha educato e formato i suoi figli spirituali ad avere grande stima, tenera venerazione e profondo rispetto per la presenza dell’angelo custode accanto a ciascuno di essi, unite ad un’incondizionata fiducia nel suo celestiale aiuto per essere aiutati in qualunque circostanza di bisogno essi si trovassero.
Lucia: il Padre non voleva che dicessimo una sola bugia
Afferma Lucia Pennelli, figlia spirituale: «Il padre, lo sappiamo tutti, non voleva che dicessimo una sola bugia neanche per scherzo o per una cosa da poco conto. Io, per mantenere l’impegno che prendevo nella confessione, ho cominciato a chiedere l’aiuto all’angelo custode. Quando mi trovavo in difficoltà, perché mi chiedevano qualcosa a cui non sapevo o non potevo rispondere, senza cadere in una bugia, mi raccomandavo a lui. E succedeva sempre qualcosa per cui la risposta veniva differita».