Pontmain, in Mayenne, 17 gennaio 1871. È notte e fa freddo. Un inverno glaciale, quell’anno; l’11 gennaio si è pure vista un’aurora boreale. E poi la Francia è in guerra, Parigi è assediata. Il 12 gennaio i Prussiani, vincitori, sono entrati nella città di Mans. Ora sono alle porte di Laval. Niente sembra poter arrestare la loro avanzata verso ovest. A Pontmain è l’angoscia: non si hanno più notizie dei trentotto giovani partiti per la guerra. Gli adulti sono scoraggiati: «Avòglia a pregare, il buon Dio non ci ascolta». Quella sera nel granaio Eugène Barbedette, 12 anni, e il fratello Joseph, 10 anni, aiutano il padre a tritare i ginestroni – bisogna pur vivere. Un po’ prima delle sei di sera, Eugène esce per “vedere il tempo”.
Appare una bella signora sorridente
È allora che vede, di fronte al granaio, sopra e dietro la casa di Augustin Guidecoq, una bella signora dall’abito blu costellato di astri, che lo guarda sorridendo e tendendogli le mani. Porta sul capo una corona d’oro, con al centro un bordino rosso. Joseph esce a sua volta e vede anch’egli la bella signora.
I genitori Barbedette non vedono niente, ma comprendono che sta accadendo qualcosa: vengono allertate le religiose (due suore di Rillé), le quali vanno a cercare altri bambini, fra cui due piccoli collegiali – Jeanne-Marie Lebossé (10 anni) e Françoise Richer (11 anni) – i quali vedono anch’essi la bella signora. Poco a poco, i paesani si raccolgono davanti al granaio, e quando il parroco di Pontmain, padre Michel Guérin, arriva, i bambini spiegano che un ovale blu con quattro candele spente ha appena circondato la bella signora, che continua a sorridere.
Maria scrive nel cielo
Padre Michel Guérin non vede la Bella Signora, ma organizza la veglia di preghiera davanti al granaio. Appena si comincia a recitare il rosario, l’apparizione raddoppia di dimensioni e diventa ancora più luminosa. Mentre si canta il Magnificat, una banderuola si svolge tra il tetto della casa e l’ovale. Lettera dopo lettera, un messaggio si scrive sulla banderuola, subito letto dai bambini, mentre la folla continua a cantare inni alla Vergine Maria. Il fervore è all’apice quando si giunge a decifrare il messaggio intero:
Ma pregate, figli miei! Dio vi esaudirà in poco tempo: mio figlio si lascia toccare.
«Oh, quanto è bella!», ripetono i bambini mentre il paese raccolto canta il cantico Madre della speranza. Gli adulti sono pieni di gioia perché, adesso ne sono sicuri, presto ci sarà la pace: la loro preghiera sarà esaudita in poco tempo.