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“Ti ho sentito bestemmiare”. Così Albino Luciani rimproverava i compagni di scuola

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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 19/11/21

«Non solo offendi Dio ma dai scandalo a tutti quelli che sentono cioè il cattivo esempio»

Albino Luciani, futuro Papa, sin da bambino ebbe una sensibilità spiccata per ammonire coloro che bestemmiavano o offendevano Dio. Persino a scuola Albino Luciani richiamava i suoi coetanei che lo facevano. 

Nicola Scopelliti e Francesco Taffarel nel libro “Lo stupore di Dio – Vita di Papa Luciani” (edizioni Ares) svelano questo retroscena che riguarda il Papa che durò soli 33 giorni.   

“Mi hanno fatto rabbrividire”

I due autori, nel libro, pubblicano una lettera scritta da Albino Luciani ad un suo compagno di scuola.

«Caro compagno – esordisce il futuro Papa – ieri nel cortile delle scuole, mentre aspettando il maestro facevamo un po’ di ricreazione ti ho sentito dire delle bestemmie che mi hanno fatto rabbrividire ed io per questo non ho più voluto giocare con te. Guarda che se il signor maestro, come sai anche tu, viene a sapere non solo ti dà un quattro in condotta e quindi non sei nemmeno ammesso agli esami, ma ti batte e tu piangerai dirottamente».

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L’offesa a Dio

Pur essendo poco più che un fanciullo, Albino Luciani stava dando una lezione di etica al suo compagno di classe.

«Ti pare bella cosa, grande e grosso come sei, bestemmiare in mezzo a un gran numero di piccoli ragazzi che, se le sentono, le imparano anch’essi? Poi offendi Dio che ti ha creato, e che è morto per tutto il mondo e quindi anche per te per salvarti. Tu dunque bestemmiando in mezzo a quelle piccole creature che non sanno nemmeno perché siano al mondo, come ci scommetto che non sai nemmeno tu, non solo offendi Dio ma dai scandalo a tutti quelli che sentono cioè il cattivo esempio».

La fune e l’albero

Dopo la “tirata di orecchie”, Albino “avverte” il suo coetaneo che aveva bestemmiato. 

«Ricordati quelle belle parole ripetute dal Signore stesso mentre le donne portavano i loro bambini affinché li benedicesse. Chi dà scandalo cioè il cattivo esempio a queste anime innocenti che sono pure e vergini come i gigli dei campi, fa meglio a prendersi una macina da mulino e gettarsi nel fondo del mare, oppure prendersi una fune con un laccio, attaccarla ad un albero e impiccarsi. Quindi hai fatto un gran male e spero che non bestemmierai più». 

“Ti piace questa bella rosa”

E, infine, un messaggio “candido”, del futuro Papa, che evidenzia il suo animo buono e puro. 

«Ricordati – conclude Albino Lucian – anche che cosa ci ha detto il signor maestro: Ti piace questa bella rosa? Sì. Ma se fosse su un po’ di sterco ti piacerebbe? No. Ebbene ecco il paragone: la bella rosa rappresenta il buon fanciullo, il quale, vantandosi di essere troppo buono, va con le compagnie cattive e a poco a poco perde tutto il suo ardore cioè la sua purezza, la quale dopo aver frequentato quelle compagnie non ha nemmeno più traccia di quello che era prima. lo te lo raccomando, non frequentare le cattive compagnie perché ti rovinano l’anima e il cuore».

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