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“L’aria è tutta interamente piena di Angeli”: lo dicono i Padri della Chiesa

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don Marcello Stanzione - pubblicato il 10/03/22

Ad interrogarsi sul “luogo” degli angeli sono stati diversi autorevoli teologi. E anche Gesù si era espresso su questo tema

La tentazione alla domanda: “dove vivono gli Angeli?” sarebbe di rispondere subito così: in cielo, senza precisazione poiché il cielo, in senso religioso, non potrebbe essere localizzato geograficamente. Ed è vero che il cielo, il Paradiso, è la residenza normale degli Angeli che non hanno fallito. 

“Spostamenti professionali”

Ad ogni modo tutti i teologi, e dapprima Sant’Ambrogio e Sant’Ilario, concordano nell’affermare che un grandissimo numero di Angeli sono perpetuamente, se si osa dirlo, “all’estero” od in “spostamenti professionali”. Sono gli Angeli custodi delle creature viventi e le Potenze in carica nel buon cammino dell’universo e degli elementi. “L’aria è tutta interamente piena di Angeli”, così afferma San Giovanni Crisostomo.

ANGELS

La velocità del pensiero

Tuttavia, la natura spirituale dell’Angelo gli  permette, anche se non è dotato di ubiquità, di muoversi alla velocità del pensiero. Ecco perché è difficile identificare un luogo o presunto tale dove vivono gli Angeli: essi non sono mai assenti dal cielo poiché non perdono mai, ovunque essi siano, la visione beatifica, la contemplazione di Dio. 

I disegni di Dio

Egli unisce così quello che sembra inconciliabile all’uomo: la contemplazione e l’azione. San Tommaso d’Aquino precisa che questa azione scorre precisamente da questa contemplazione, poiché l’Angelo realizza nel mondo i disegni di Dio che ha contemplato in Dio stesso. 

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San Tommaso d’Aquino.

“Io sono Gabriele”

Questa teoria tomista è solidamente fondata sul Vangelo. “Io sono Gabriele, che sto davanti a Dio”, dice l’Arcangelo a Zaccaria, annunciandogli che egli non tarderà più ad essere padre. E l’impiego del presente non è casuale. Gabriele non smette di stare davanti al Trono dell’Altissimo, pur essendo realmente presente nel Tempio.

Le parole di Gesù

Non si tratta in quel passo di una prerogativa principale conferita a questi grandissimi angeli della Corte divina che sono i Serafini Michele, Gabriele e Raffaele, ma di un bene comune a tutta la Gerarchia angelica, e questo beneficio si estende all’ultimo degli Angeli custodi. Gesù lo precisa: “Guardatevi bene dal disprezzare qualcuno di questi piccoli. Perché, vi dico, i loro Angeli, nei cieli, vedono costantemente il volto del Padre Mio che è nei cieli”.

Gli angeli decaduti

Questa presenza degli Angeli sparsi attraverso il mondo risponde ad una necessità. Cioè contrastare l’azione degli Angeli decaduti cacciati dal cielo i quali, per la maggior parte, non sono obbligati a restare nell’Inferno.

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