Gesù ci sfida ad essere generosi con i poveri e a servirli con tutto il cuore, ma a volte non è facile. Alcuni provano paura o disgusto quando incontrano persone bisognose, e cercano di evitarle a ogni costo.
Qualunque siano i nostri sentimenti, non possiamo permettere che ostacolino il mandato evangelico di servire i poveri.
San Vincenzo de’ Paoli ha scritto di questo sentimento in una lettera che figura nell’Ufficio delle Letture della Chiesa:
“Anche se i poveri sono spesso rozzi, non dobbiamo giudicarli dalle apparenze esterne, né dai doni mentali che sembrano aver ricevuto. Se invece considerate i poveri alla luce della fede, vedrete che stanno prendendo il posto del Figlio di Dio, che ha scelto di essere povero”.
Dobbiamo vedere Gesù nei poveri e ricordarci che ogni volta che serviamo i poveri, serviamo Lui stesso.
Il modo migliore per superare i sentimenti di paura o disgusto è pregare Dio e chiedergli aiuto.
S. Vincenzo de’ Paoli spiega la necessità della grazia divina per servire i poveri:
“Quando facciamo visita ai poveri e ai bisognosi, cerchiamo di capire gli indigenti e i deboli. Simpatizziamo con loro così pienamente da poter ripetere le parole di Paolo: ‘Mi sono fatto tutto a tutti’. Dobbiamo quindi cercare di lasciarci toccare dalle preoccupazioni e dall’angoscia del prossimo. Dobbiamo pregare Dio di effondere nel nostro cuore sentimenti di pietà e compassione, e di riempirlo sempre più di queste disposizioni”.
Se non abbiamo compassione dei poveri, dobbiamo implorare Dio chiedendogli che la compassione riempia il nostro cuore.