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3 chiavi per pregare il Figlio

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Luisa Restrepo - pubblicato il 13/12/22

Gesù è con noi tutti i giorni fino alla fine del mondo. Lasciamoci trovare da Lui

Il cristianesimo è innanzitutto un incontro con Gesù. Una persona è cristiana perché si è lasciata trovare da Lui.

“Siamo nati con un seme di inquietudine”, ci dice Papa Francesco. “Inquietudine di trovare la pienezza. Il nostro cuore, anche senza saperlo, ha sete dell’incontro con Dio e lo cerca”.

Ma anche Dio ha sete del nostro amore, al punto da aver inviato Suo Figlio Gesù per venire incontro a questa inquietudine.

1 Gesù cammina al nostro fianco

Il Signore cammina al nostro fianco. Ascolta i nostri desideri, li conosce e ci parla. Al Signore piace ascoltarci per comprenderci bene e dare la risposta corretta a ciò che è nel nostro cuore.

Non accelera il passo, va al nostro ritmo, spesso lento.

Quando percorriamo il cammino insieme a Lui, ci risponde attraverso la Sua Parola. La Sua voce ci chiama, ci invita, ci interpella. Quando la Sua Parola ci tocca, nasce in noi l’obbedienza. Ascoltare quello che ci chiede ci cambia la vita.

Cristo cammina al nostro fianco, mantenendo la Sua promessa: “Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20).

2 Resta con noi nell’Eucaristia

“Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me, e io in lui” (Gv 6, 56). Gesù ci accompagna sempre, e vuole rimanere per sempre. Ci incontra spezzando il pane, in ogni Eucaristia e durante tutto il cammino.

Communion

E non solo quando Lo accogliamo. Lo troviamo anche nell’oscurità dei nostri dubbi, nella bruttezza dei nostri peccati.

Gesù vuole ascoltarci e accompagnarci, ma in primo luogo vuole unire profondamente la Sua vita alla nostra. Resta in un pezzetto di pane. Ricevendolo, non solo preghiamo, ma rimaniamo in Lui.

3 E vuole che non smettiamo di imitarLo

STUDENTESSA SORRIDENTE

Gesù accompagna da vicino la nostra vita, e vuole che non Lo perdiamo di vista. Vuole condividere la nostra esistenza in tutte le sue dimensioni, e donarci continuamente la vita.

Viene incontro alla nostra umanità, nelle situazioni più difficili e penose, e non smette mai di guardarci negli occhi, non distoglie mai lo sguardo da quello che siamo e da ciò che ci accade.

Come ci ha detto San Giovanni Paolo II, solo a contatto con Gesù sboccia la vita:

“Guardate al Signore con sguardo attento e scoprirete in Lui il volto stesso di Dio. Gesù è la Parola che Dio doveva dire al mondo. È Dio stesso che è venuto a condividere la nostra esistenza, l’esistenza di ciascuno di noi. Al contatto di Gesù germoglia la vita. Lontano da Lui non vi è che oscurità e morte. Voi avete sete di vita. Di vita eterna! Di vita eterna? Cercatela e trovatela in Colui che non solo dà la vita ma è la Vita stessa”.

E allora guardiamo a Lui, condividiamo la Sua vita, nutriamoci della Sua Parola e della Sua Eucaristia, teniamone conto nelle nostre decisioni, imitiamo le Sue azioni, e soprattutto non permettiamo che nulla ci separi mai da Lui.

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