Il giovane che ha interpretato nel linguaggio dei sordomuti la canzone delle Vibrazioni aveva tradotto un discorso di Francesco a Nettuno
Ha cantato sul palco del Festival di Sanremo 2020 accanto al Le Vibrazioni.Mauro Iandolo è stato l’interprete della LIS (la lingua dei segni) che ha catturato l’attenzione degli spettatori del festival della canzone italiana. In lingua dei segni, per gli spettatori non udenti, ha interpretato il brano “Dov’è” della band.
Mauro, 37 anni, è un esperto di lingua dei segni: i suoi genitori sono non udenti e fin da piccolo ha iniziato a studiare per parlare con i segni.
Non è la prima apparizione ad un evento mediatico di tale portata: ha già parlato con la lingua LIS al Parco della musica di Roma e ha anche affiancato Papa Francesco a Nettuno (cittadina di origine di Mauro).
La preghiera del Papa
In quell’occasione il Papa si era recato, in occasione della Commemorazione dei Defunti, al Cimitero Americano, facendo una sosta di preghiera in mezzo alle 7800 tombe, tra le quali quella di un ignoto, un italo-americano e quella di un ebreo. Mauro tradusse nella lingua dei segni il discorso che poi tenne il Papa (Tv FanPage, 5 febbraio).
Cerco di capire quello Che non so capire (Dov'è, Le Vibrazioni) #Sanremo70
Ieri, in apertura della 70esime edizione della rassegna sanremese ha dato voce al suo tifo per uno dei giovani in gara, Anastasio. Oggi è il turno de Le Vibrazioni con ‘Dov’è’. Il porporato twitta il refrain: “Cerco di capire. Cerco di capire quello Che non so capire” (Adn Kronos, 5 febbraio).