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Ci sono guarigione e testimonianza solo quando c’è dolore

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Shutterstock | Africa Studio

Talita Rodrigues - pubblicato il 16/10/21

Dobbiamo essere consapevoli del fatto che il dolore è stato creato per essere provato, che lo vogliamo o meno. Finché proviamo a negarlo, la nostra vita continuerà ad essere una scala di grigio

Quando viviamo un processo doloroso, vogliamo che finisca subito. Il dolore è tale da diventare incommensurabile.

Di fronte al dolore, la vita diventa oscura. Ci acceca al punto che è difficile vedere la luce del giorno, e non interessa quello che le persone possono dire, perché non serve o non pone fine alla sofferenza.

È per questo che dobbiamo essere consapevoli del fatto che il dolore è stato creato per essere provato – che lo vogliamo o meno. Finché cerchiamo di negarlo, rifuggirlo o accantonarlo, la nostra vita continuerà ad essere una scala di grigio.

Dico sempre ai miei pazienti che il dolore bussa alla porta del nostro cuore finché non la apriamo per sentirlo e lasciare che abbia il posto che deve avere nella nostra vita.

Finché non apriamo la porta del cuore, il dolore insiste. Bussa, bussa e bussa, finché un giorno semplicemente abbatte la porta del nostro cuore. E quando questo accade arriva sotto forma di depressione, angoscia, ansia, tra le altre emozioni e gli altri disturbi psichici.

Sfortunatamente o fortunatamente, non riusciremo mai a scegliere cosa provare. Se scegliete di sentire, scegliete di affrontare gioia e dolore, se scegliete di non sentire scegliete una vita priva di emozioni. Sentire è tutto o niente. Non esiste una mezza misura.

So quanto abbiamo la mania sbagliata di fuggire dal dolore, perché fa troppo male. È brutto e lacera il nostro cuore. Mi azzardo a dire che il dolore di una gamba rotta è inferiore a quello di un cuore spezzato.

Il dolore dell’anima

È per questo che mi riferisco in questa sede al dolore dell’anima. Dio permette notti oscure dell’anima, che sconvolgno il nostro cuore. È un periodo di deserto, in cui non comprendiamo i perché e i “No” di Dio. Questo accade in particolare quando affrontiamo l’aridità della fede. Dio permette che in certi periodi viviamo per il sentimento, ovvero Lo sentiamo molto vicino a noi nonostante il dolore.

Nonostante questo, permette anche il periodo di aridità, ovvero soffriamo ma non sentiamo Dio. L’aridità distrugge la nostra capacità di sentire, e in qualche modo ci costringe a vivere solo per la fede.

Non conosceremo mai il ruolo di ogni sofferenza nella nostra vita, ma di una cosa sono certa: ci sono guarigione e testimonianza solo quando c’è dolore.

Seguite la psicologa Talita Rodrigues su Instagram qui.

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