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RDC: almeno 14 morti in un attacco a una chiesa

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ALEXIS HUGUET / AFP

Cécile Séveirac - pubblicato il 18/01/23

Un attentato esplosivo domenica 15 gennaio in una chiesa pentecostale nella regione di Nord Kivu, nella zona orientale della Repubblica Democratica del Congo, ha provocato almeno 14 morti e 63 feriti. Il Papa si recherà nel Paese agli inizi di febbraio

Un attentato esplosivo ha distrutto una chiesa pentecostale nella zona orientale della Repubblica Democratica del Congo, a Kasindi, domenica 15 gennaio 2023. I fedeli stavano assistendo al culto quando un “artefatto esplosivo improvvisato” è stato fatto esplodere verso le 11.45.

Domenica erano stati calcolati 10 morti e 40 feriti, ma il numero è aumentato: in base alle nuove cifre fornite lunedì dall’esercito congolese, le vittime sono almeno 14, i feriti 63. La chiesa in cui si svolgeva il servizio è risultata gravemente danneggiata dall’esplosione.

Per il momento sono stati arrestati un sospetto di nazionalità kenyota e altri di nazionalità congolese. Tra i feriti, le autorità sospettano che ci sia un presunto assalitore suicida, che è stato trasferito a Beni in condizioni critiche per ricevere cure.

“Preghiamo Dio perché sopravviva per fornirci le informazioni di cui abbiamo bisogno”, ha affermato il portavoce dell’esercito della RDC, Antonio Mualushayi. Nel frattempo, nel timore di nuovi attacchi è stata rafforzata la sicurezza nel settore di Kasindi.

Atto terroristico

L’esercito congolese ha denunciato un “atto puramente terroristico” da parte delle ADF (Forze Democratiche Alleate), ribelli ugandesi affiliati allo Stato Islamico. Il sospetto è stato confermato domenica sera, visto che il gruppo dello Stato Islamico si è attribuito l’attentato, che a suo avviso ha provocato “quasi 20 morti”.

Le ADF sono particolarmente attive nella regione di Nord Kivu, alla frontiera con l’Uganda, e sono tra i gruppi islamisti più letali. Vengono accusati di aver massacrato migliaia di civili nella Repubblica Democratica del Congo e di aver attaccato ripetutamente l’Uganda.

Non sono tuttavia gli unici a seminare il terrore in questa regione martoriata. Di fatto, nell’est del Paese sono presenti circa 120 gruppi armati.

Il Papa atteso tra pochi giorni

L’attacco islamista è avvenuto a pochi giorni dall’inizio della visita di Papa Francesco alla RDC. Il Pontefice si recherà il 31 gennaio nella capitale, dove rimarrà fino al 3 febbraio. Non andrà quindi a Goma, nell’est del Paese, tappa che era prevista per il luglio 2022, prima che il viaggio venisse cancellato per motivi di salute.

Secondo l’agenzia I.Media, la sicurezza nella zona di Nord Kivu, molto precaria, ha probabilmente costretto gli organizzatori a cancellare questo spostamento interno.

Il Papa segue da vicino la situazione in questa zona. Alla fine di ottobre ha espresso “ferma deplorazione” per i sanguinosi attentati perpetrati in Nord Kivu. “Assistiamo inorriditi agli eventi che continuano a insanguinare la Repubblica Democratica del Congo”, ha lamentato.

Nel Paese francofono, Francesco pronuncerà sei discorsi, incluso uno rivolto alle vittime della violenza nell’est del Paese.

Sono 38 anni che il Congo non riceve la visita di un Papa. È un momento molto atteso, ha spiegato il 9 gennaio l’ambasciatore del Paese presso la Santa Sede, Deogratias Ndagano, per il quale il viaggio rappresenterà “una rinascita, un nuovo soffio nella vita dei Congolesi”.

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