Santa Olga governò la Rus di Kiev dal 945 al 960, e se non fosse mai diventata cristiana probabilmente sarebbe stata ricordata come uno dei governanti più spietati della storia.
Uno degli atti più terribili che compì fu dare alle fiamme un’intera città per vendetta.
Secondo Eva March Tappan, nel suo libro Russia, Austria-Hungary, the Balkan States, and Turkey, arrivò ad attirare i suoi nemici a fare un bagno solo per poi farli morire col vapore.
“Quando arrivarono, Olga ordinò che venisse preparato un bagno per loro e disse: ‘Quando vi sarete lavati verrete da me’. Venne riscaldata l’acqua, e i Drevljani iniziarono a fare il bagno. La porta venne poi chiusa, e Olga diede ordine che il bagno fosse molto caldo, e morirono tutti per il vapore”.
Battesimo di Olga
Tutto cambiò dopo che Olga si fu recata a Costantinopoli ed ebbe sperimentato il cristianesimo per la prima volta. La Tappan spiega che venne battezzata e rimase poi in quella città per essere formata nella fede.
“Non appena venne battezzata, la mente di Olga venne illuminata, e il patriarca la istruì nella fede e le diede la sua benedizione. Lei si inginocchiò con la testa piegata davanti a lui e assorbì le sue indicazioni come una spugna assorbe l’acqua. La battezzarono come Elena, dal nome della madre di Costantino il Grande”.
Santa Olga tornò a Kiev portando i suoi sacerdoti, i diaconi e tutto ciò che era necessario per la celebrazione della liturgia divina, e trascorse il resto della sua vita cercando di convertire il suo popolo.
Purtroppo, suo figlio non accettò il cristianesimo, ma suo nipote Vladimir sì.
Vladimir si convertì al cristianesimo, e la sua conversione fu un punto di svolta per la regione. Da allora, il popolo di Kiev aderì alla religione cristiana, e la mantenne nonostante le tante tribolazioni.
